Svolta sul caso delle spiagge di Mondello e degli accessi limitati ai bagnanti: la Regione Sicilia ha imposto la rimozione di tornelli e staccionate che ostacolano il transito verso la battigia.
L’assessore al Territorio e Ambiente Giusi Savarino ha inviato due note ufficiali – una a tutti i gestori balneari siciliani, l’altra alla società Italo-Belga, concessionaria dello stabilimento di Mondello – ribadendo il divieto già fissato dalla circolare del 13 agosto.
Dieci giorni di tempo per i concessionari
I gestori avranno 10 giorni per rimuovere recinzioni e tornelli, altrimenti scatterà la procedura di decadenza della concessione. “Nessuna staccionata o recinto che possa limitare l’accesso dei bagnanti sarà più autorizzata – avverte il governatore Renato Schifani –. I cittadini devono avere sempre la possibilità di entrare al mare liberamente e gratuitamente”.
Il caso della società Italo-Belga
Nel mirino in particolare la società Italo-Belga, già ispezionata da Guardia di Finanza e Guardia Costiera, a cui viene contestata la presenza di quattro varchi di accesso controllati nei lidi Valdesi, Sirenetta, Onde Beach e Stabilimento, oltre a varie strutture rigide a delimitazione della battigia.
La Regione concede un’unica alternativa: sostituire i dispositivi fissi con corde o cime mobili, facilmente spostabili in base alle maree.
L’assessore Savarino: “Tolleranza zero”
L’assessore Giusi Savarino chiarisce: “Delimitazioni rigide e tornelli presenti devono essere rimossi, pena la decadenza della concessione. Sono ammessi solo dispositivi mobili e facilmente spostabili. Su questo vigileremo con controlli attenti perché le regole vengano rispettate”.
La denuncia e il blitz
A riaccendere i riflettori sul tema è stata la denuncia di Matteo Hallissey (+Europa) e dell’ex Iena Ismaele La Vardera (Controcorrente), che con un video hanno documentato come a Mondello l’80% delle spiagge sia gestito da un’unica società con un fatturato stimato oltre 4 milioni di euro, a fronte di un canone di appena 50mila euro l’anno.
Le immagini di spiagge libere ridotte al minimo e delimitate da recinzioni hanno portato al blitz delle autorità e ora alla decisione della Regione.
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