La primavera in Parlamento si preannuncia densa di impegni e con un’accelerazione finale che porta dritti verso un’estate già segnata da scadenze e incognite. A complicare ulteriormente il quadro, un’agenda politica sovraccarica di decreti, scadenze e il rischio costante di “ingorghi” normativi, stretta tra campagna elettorale, referendum ed elezioni amministrative.
Montecitorio riduce le pause: priorità al Dl Pa
Alla Camera dei Deputati, le consuete “pause lunghe” di primavera sono state ridimensionate. L’aula tornerà a riunirsi martedì 22 aprile, per approvare con voto di fiducia già il giorno successivo il Decreto Pubblica Amministrazione (Dl Pa), in scadenza il 13 maggio. Il provvedimento dovrà poi passare al Senato.
Per garantire tempi rapidi, è stata applicata la cosiddetta “tagliola” sulla discussione, scatenando la reazione delle opposizioni. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato battaglia: “A maggio faremo ostruzionismo su tutto”, è stato il monito dopo l’ultima conferenza dei capigruppo.
Opposizioni compatte anche sul Dfp
Sul fronte della programmazione economica, si prevedono altre tensioni. Giovedì 25 aprile la Camera sarà chiamata a votare le risoluzioni sul Documento di economia e finanza (Dfp), con le opposizioni che chiedono la presenza del Ministro dell’Economia e della Presidente del Consiglio in aula. Finora, però, senza successo.
Il calendario dei decreti in scadenza
Dopo il Dl Pa, le Camere dovranno affrontare il Decreto Sicurezza, in scadenza il 10 giugno. Montecitorio inizierà l'esame già giovedì 25 aprile, partendo dalle pregiudiziali sollevate dalle opposizioni. Intanto, il Senato è pronto a varare il Decreto Bollette, già approvato dalla Camera, a partire da martedì prossimo.
Mercoledì 24 aprile, sarà invece il momento del premier time a Palazzo Madama, con Giorgia Meloni attesa per rispondere alle interrogazioni.
Una tregua momentanea e nuovi scenari di maggio
Dopo la settimana del 22 aprile, le Camere potrebbero beneficiare di qualche giorno di relativa calma. Alla Camera, la nuova programmazione sarà decisa giovedì 24 in sede di capigruppo. Il Senato ha già calendarizzato la settimana dal 28 aprile al 2 maggio per i lavori delle Commissioni, sospendendo temporaneamente le attività in aula, salvo urgenze legate al Dfp.
Maggio e giugno: mesi caldi tra decreti e urne
Il mese di maggio si prospetta complicato: al Senato attendono l’esame numerosi decreti con scadenze ravvicinate, tra cui:
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Dl consultazioni elettorali e referendarie – scadenza 18 maggio
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Dl cittadinanza – scadenza 27 maggio
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Dl immigrazione irregolare – scadenza 27 maggio
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Dl calamità naturali – scadenza 30 maggio
Molti di questi devono ancora ottenere il via libera dalla Camera. E giugno non sarà da meno: il 6 scade il Decreto PNRR.
Nuovi decreti in arrivo e l'effetto campagna elettorale
Il Consiglio dei Ministri potrebbe approvare altri provvedimenti nelle prossime settimane, tra cui i già annunciati decreti su acconti Irpef 2025 e salva pensioni. Tutto questo mentre il Parlamento dovrà adattarsi ai tempi della campagna elettorale, che impone fisiologiche pause in prossimità del voto.
Elezioni amministrative e referendum: il calendario
Il primo turno delle elezioni amministrative è previsto per domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuali ballottaggi l’8 e 9 giugno. In contemporanea si terrà l’election day con i referendum abrogativi su cinque quesiti legati a lavoro e cittadinanza. Al voto andranno oltre 400 comuni italiani.
Date particolari per le regioni a statuto speciale:
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Friuli Venezia Giulia: 13-14 aprile (ballottaggio 27-28 aprile)
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Trentino-Alto Adige: 4 maggio (ballottaggio 18 maggio)
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Sicilia: 25-26 maggio (ballottaggio 8-9 giugno)
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Sardegna: 8-9 giugno (ballottaggio 22-23 giugno).
(Adnkronos)
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