A partire dal nuovo anno scolastico 2025, il divieto di utilizzare il cellulare in classe sarà applicato in modo più sistematico e regolamentato in tutte le scuole italiane. La norma, recentemente definita, entrerà in vigore nei primissimi giorni di scuola, e prevede sanzioni progressive per gli studenti che verranno sorpresi a utilizzare lo smartphone durante le lezioni.
Sanzioni graduate in base alla gravità dell’infrazione
A chiarire come verranno applicate le sanzioni è Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP):
“Le sanzioni devono rispettare il principio di gradualità, cioè devono essere proporzionate alla gravità della violazione.”
Tra le misure disciplinari previste ci sono:
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Nota disciplinare o richiamo scritto
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Censura formale
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Sospensione dalle lezioni, nei casi più gravi o reiterati
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Altri provvedimenti, a discrezione del singolo istituto scolastico
Ogni scuola, infatti, potrà definire il proprio regolamento interno, adattando le sanzioni al contesto educativo e disciplinare specifico.
Dove andranno tenuti i cellulari?
Secondo Giannelli, il vero nodo è la gestione pratica dei dispositivi: “Molti istituti non hanno spazi sicuri dove custodire i cellulari, per cui nella maggior parte dei casi si opterà per lasciare il telefono spento nello zaino per tutta la durata delle lezioni.”
Tuttavia, nel caso in cui uno studente venga sorpreso con il cellulare acceso o in uso, scatterà l’infrazione prevista dal regolamento adottato dalla scuola.
Obiettivo: più attenzione e meno distrazioni in classe
Il divieto ha un obiettivo educativo ben preciso: ridurre le distrazioni e favorire la concentrazione degli studenti, oggi spesso interrotta da notifiche e messaggi.
Giannelli sottolinea che si tratta di una manovra necessaria: “Normare l’uso dei cellulari serve a tutelare il diritto allo studio e a garantire un ambiente scolastico più ordinato e produttivo.”
Con l’entrata in vigore del nuovo divieto dei cellulari a scuola nel 2025, il mondo scolastico si prepara a una fase più rigorosa in tema di disciplina digitale. Le sanzioni graduate mirano a educare, non solo a punire, ma sarà fondamentale il contributo di scuole, docenti e famiglie per far rispettare le regole.
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