In molte regioni italiane, soprattutto al Sud, l’estate è il momento in cui le famiglie si riuniscono per preparare conserve dal sapore autentico: passate di pomodoro, verdure sott’olio, marmellate e confetture.
Questa tradizione, però, nasconde un pericolo silenzioso: il botulismo alimentare, causato dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum.
Come si sviluppa il botulino nelle conserve
L’immunologo clinico Mauro Minelli spiega che il Clostridium botulinum è un batterio anaerobio obbligato: cresce solo in assenza di ossigeno, condizione tipica dei barattoli e bottiglie sigillati ermeticamente.
Le condizioni che favoriscono la proliferazione sono:
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Assenza di ossigeno (ambiente sigillato)
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Umidità presente in frutta e verdura
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pH superiore a 4,6 (alimenti poco acidi)
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Temperature superiori a 10°C
Un pericolo aggiuntivo sono le spore del batterio, capaci di sopravvivere a 100°C per ore. Solo un trattamento a 121°C per almeno 3 minuti, possibile con pentola a pressione o sterilizzatori professionali, le elimina definitivamente.
Sintomi del botulismo
I sintomi possono comparire da poche ore fino a 8 giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato. Inizialmente possono sembrare una comune gastroenterite:
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Nausea, vomito, diarrea
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Dolori addominali
Ma rapidamente possono comparire segnali più gravi:
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Difficoltà a deglutire
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Visione doppia
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Debolezza muscolare
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Paralisi respiratoria nei casi più severi
La diagnosi precoce è fondamentale: in ospedale si interviene con antitossina botulinica, che può salvare la vita.
Come prevenire il botulismo nelle conserve fatte in casa
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Acidificare gli alimenti a basso contenuto di acidi
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Portare il pH sotto 4,6 usando aceto (almeno 5% di acidità) o succo di limone.
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Sterilizzare termicamente in modo corretto
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Raggiungere 121°C per il tempo necessario in base al volume del contenitore, usando pentola a pressione o sterilizzatori specifici.
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Conservare in ambienti freschi
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Tenere le conserve non perfettamente sterilizzate sotto i 10°C.
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Controllare l’integrità dei barattoli
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Evitare prodotti con coperchi rigonfi, perdite di liquido o odori alterati.
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In caso di dubbio, non assaggiare e smaltire in sicurezza.
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(Adnkronos)
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