Nella settimana appena trascorsa si sono registrati 2.052 nuovi casi Covid, con un incremento del 47% rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, che segnala il numero più alto di contagi dall’inizio del 2025.
Il dato dei decessi scende a 8 rispetto ai 10 della settimana precedente. In aumento invece i tamponi effettuati, con la Lombardia (532 casi), la Campania (319) e l’Emilia-Romagna (24) tra le regioni più colpite.
Fortunatamente non si registra una crescita proporzionale della pressione ospedaliera, complice – secondo gli esperti – la diffusione della nuova variante Stratus, meno aggressiva sul piano clinico. I decessi e i ricoveri riguardano soprattutto le fasce di età più avanzate (80-89 e over 90 anni).
Le nuove varianti: Stratus e Nimbus
Il Covid torna a far paura con due nuove varianti che attirano l’attenzione dei virologi e dell’OMS:
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Nimbus (NB.1.8.1), già dominante in diversi Paesi,
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Stratus (XFG), recentemente inserita dall’OMS tra le varianti sotto monitoraggio (VUM) per la sua rapida diffusione globale.
Stratus è un ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, rilevato per la prima volta il 27 gennaio 2025. Secondo il documento OMS, presenta mutazioni nella proteina Spike che potrebbero eludere parzialmente l’immunità vaccinale e naturale.
Sintomi delle nuove varianti
Secondo i medici in India, dove Stratus è già dominante, uno dei sintomi più frequenti è la raucedine accompagnata da:
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tosse secca,
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irritazione e mal di gola,
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voce roca.
Nel Regno Unito, invece, i casi legati a Nimbus si caratterizzano per un forte mal di gola, descritto come la sensazione di una “lama di rasoio”, oltre a stanchezza, febbre, dolori muscolari e congestione.
Gli esperti: serve aggiornare i vaccini
Il professor Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sottolinea la necessità di aggiornare i vaccini: “Il Covid continua a produrre varianti. L’estate sarà caratterizzata da un’ampia circolazione, anche se con quadri clinici meno impegnativi. Le aziende devono aggiornare i vaccini per la campagna autunnale, perché le nuove varianti come Stratus sembrano sfuggire all’immunità naturale e vaccinale, ormai datata soprattutto negli anziani”.
di Marco Cavallaro
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