Oltre 1 miliardo di persone nel mondo convive con disturbi mentali, in particolare ansia e depressione, che generano enormi costi umani ed economici. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sottolinea come tali condizioni siano la seconda causa principale di disabilità a lungo termine.
Costi economici e sociali
Depressione e ansia comportano un impatto economico globale stimato in circa 1.000 miliardi di dollari ogni anno. Nonostante i progressi nelle politiche sanitarie, i servizi restano insufficienti e servono maggiori investimenti a livello internazionale.
Suicidio: una delle principali cause di morte tra i giovani
Il suicidio ha causato 727.000 vittime nel 2021, diventando una delle principali cause di morte tra i giovani in tutto il mondo. L’Oms segnala che i progressi nella riduzione della mortalità sono troppo lenti: entro il 2030 la diminuzione stimata è solo del 12%, contro l’obiettivo Onu del 33%.
Le disuguaglianze di genere
I dati mostrano che i disturbi d’ansia e depressivi colpiscono in misura maggiore le donne, pur restando diffusi anche tra gli uomini. Le differenze socioeconomiche e culturali aggravano le condizioni di vulnerabilità.
L’appello dell’Oms
“Trasformare i servizi di salute mentale è una delle sfide più urgenti per la salute pubblica – ha dichiarato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus –. Investire nella salute mentale significa investire nelle persone, nelle comunità e nelle economie. Non è un privilegio, ma un diritto fondamentale”.
(Adnkronos)
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