HIV: efficacia, tollerabilità e nuove prospettive terapeutiche confermate dagli studi italiani

HIV: efficacia, tollerabilità e nuove prospettive terapeutiche confermate dagli studi italiani

HIV: efficacia, tollerabilità e nuove prospettive terapeutiche confermate dagli studi italiani

La terapia antiretrovirale per l’HIV continua a fare passi da gigante. Gli studi presentati alla 17ª edizione di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research confermano che, grazie ai trattamenti attuali, l’HIV può essere cronicizzato, garantendo una qualità di vita paragonabile a quella della popolazione generale. Se assunta correttamente, la terapia rende il virus non trasmissibile.

Terapie personalizzate e ottimizzazione a lungo termine

Tra i dati più rilevanti emersi, spicca la conferma dell’alta efficacia e tollerabilità della terapia a base di bictegravir, emtricitabina e tenofovir alafenamide (B/F/TAF). Questo regime terapeutico si distingue per la lunga emivita, la potenza antivirale e una buona tollerabilità, anche in caso di aderenza non perfetta. “La combinazione B/F/TAF rappresenta il massimo dell’evoluzione delle terapie antiretrovirali”, afferma il prof. Giovanni Di Perri (Università di Torino), sottolineando l’importanza di selezionare attentamente il trattamento in base alla storia virologica del paziente.

Studio Icona: risultati eccellenti nel mondo reale

Lo studio sulla coorte Icona – oltre 2.500 persone coinvolte – ha dimostrato che, a 192 settimane, meno dell’8% ha dovuto interrompere la terapia, con eventi rari e quasi sempre reversibili. La soppressione virale è stata mantenuta anche nei pazienti che avevano precedenti trattamenti.

Studio BICSTaR: oltre il 90% di efficacia in 2 anni

Lo studio internazionale BICSTaR, con oltre 4.000 pazienti, ha confermato che più del 90% delle persone con HIV trattate con B/F/TAF mantiene la soppressione virale per almeno 2 anni, anche tra gli over 65 con comorbidità. Gli effetti collaterali sono risultati lievi e rari. “La persistenza della terapia è uno degli aspetti più importanti per la qualità della vita dei pazienti”, evidenzia la dott.ssa Diana Canetti (Ospedale San Raffaele).

Le nuove sfide: comorbidità, longevità e adesione terapeutica

Con l’aumento dell’aspettativa di vita, cambiano anche le sfide: le persone con HIV affrontano comorbidità e interazioni farmacologiche sempre più complesse. “La ricerca e la prevenzione devono andare di pari passo”, afferma Roberto Parrella, presidente della Simit. “La PrEP e le nuove terapie sono strumenti fondamentali per contrastare la diffusione del virus”.

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