Il trattamento della malattia di Alzheimer sta vivendo una fase di trasformazione. La ricerca scientifica punta a nuovi bersagli e due farmaci innovativi – lecanemab e donanemab – hanno ricevuto il parere favorevole del Chmp dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) per i pazienti nelle fasi iniziali della patologia.
Le indicazioni dei nuovi farmaci
Secondo l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), i due medicinali sono indicati per i pazienti sintomatici con confermata presenza di placche di amiloide. Restano esclusi i portatori di due copie del gene ApoE4, per i quali il rischio di eventi avversi è elevato.
Iter autorizzativo e accesso ai farmaci
Dopo l’autorizzazione europea, sarà l’Aifa a definire i criteri di accesso, la rimborsabilità e i centri specializzati per la somministrazione. L’obiettivo è garantire un accesso rapido e sicuro, solo quando il profilo rischio-beneficio risulta favorevole.
Monitoraggio e somministrazione
Lecanemab, già autorizzato dalla Commissione Europea, richiede infusione endovenosa ogni due settimane e un monitoraggio intensivo, inclusa la risonanza magnetica. Donanemab, approvato dal Chmp nel luglio 2025, attende ancora il via libera formale di Bruxelles.
Medicina di precisione e biomarcatori
Accanto alle terapie, acquisiscono importanza crescente i biomarcatori, fondamentali per una diagnosi accurata e per personalizzare i trattamenti. Il futuro della ricerca si orienta verso la medicina di precisione, con approcci terapeutici calibrati sulle caratteristiche genetiche e cliniche di ciascun paziente.
(Adnkronos)
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