Una diagnosi di polmonite è sempre motivo di preoccupazione, a qualsiasi età. Si tratta di una delle infezioni respiratorie più comuni e potenzialmente gravi, soprattutto tra anziani, bambini e pazienti cronici.
A fotografare la situazione è Claudio Micheletto, presidente dell’Associazione nazionale pneumologi ospedalieri (Aipo), che all’Adnkronos Salute spiega: “Ogni anno in Italia si registrano circa 150mila ricoveri e 9mila decessi per polmonite. L’epidemiologia è stabile, ma le complicanze restano un problema serio per le categorie più fragili”.
La situazione in Italia: numeri stabili ma serve attenzione
Nonostante i casi mediatici recenti, come la morte del maestro Peppe Vessicchio e il ricovero dell’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano, non ci sono segnali di un aumento dei contagi. “È giusto tenere alta l’attenzione – chiarisce Micheletto – ma la mortalità nel nostro Paese resta tra le più basse d’Europa”. Il vero nodo, secondo gli esperti, riguarda l’uso corretto degli antibiotici. “Non abbiamo nuovi farmaci di questa categoria – avverte Micheletto – e l’abuso può alimentare il fenomeno dell’antibioticoresistenza, una delle grandi sfide dei prossimi anni”.
Vaccinazioni e prevenzione: solo alcune forme sono evitabili
Non tutte le forme di polmonite sono prevenibili. Tuttavia, esiste un’arma efficace contro una delle principali cause batteriche: “Il vaccino antipneumococcico è disponibile e raccomandato per tutti gli over 65. È inserito nei Lea e rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale”, ricorda il presidente di Aipo.
Polmonite interstiziale: la forma più insidiosa
La polmonite interstiziale colpisce il tessuto connettivo del polmone, quello dove avviene lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica. “È una forma che può essere diffusa e bilaterale – spiega Micheletto – causata da virus come il Covid, ma anche da batteri come legionella, micoplasma e clamidia”.
Quando l’infezione interessa l’interstizio, la capacità respiratoria può ridursi drasticamente. “Nei fumatori o nei pazienti con bronchite cronica, la situazione è ancora più grave perché gli spazi polmonari sono già compromessi”, aggiunge lo specialista.
Sintomi e segnali d’allarme
I sintomi principali della polmonite sono tosse e febbre, ma la gravità dipende soprattutto dalla difficoltà respiratoria. “La mancanza di fiato – sottolinea Micheletto – è il segnale più serio e può richiedere il ricovero ospedaliero”.
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