Una nuova tecnologia per il test molecolare rapido
“Aver collaborato – ha aggiunto Cuzzocrea - con un’Università prestigiosa come quella di Bologna per giungere a questo risultato nel campo della diagnostica delle infezioni ci consente di aver certamente messo a frutto una sinergia molto importante. Non dimentichiamoci che la diagnostica sul Covid ha già compiuto preziosi passi in avanti nella direzione di avere tecnologie rapide per la diagnosi a portata di tutti disponibili presso le farmacie. Aver effettuato un avanzamento tecnologico per questo tipo di test verso la diagnosi molecolare e con la possibilità di applicarlo a tutte le altre forme di infezioni è certamente un’invenzione fondamentale che mi inorgoglisce perché nata da una collaborazione fra colleghi e istituzioni, punto di partenza per chi fa e vuol fare ricerca ad alto impatto sociale”.
Soddisfazione per la responsabile della ricerca Sabrina Conoci
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla docente messinese responsabile della ricerca, Sabrina Conoci. “La nuova tecnologia - ha sottolineato - si basa sulla combinazione di un metodo elettro-foto-biochimico innovativo integrato su un bio-chip di pochi millimetri capace di rilevare la presenza di poche copie del materiale genetico dipatogenisenza alcuna amplificazione del genoma. La scoperta rappresenta una radical newtechnologyche semplifica e velocizza l’analisi molecolare convenzionale basata su Pcr, aprendo prospettive per l’utilizzo massivo della diagnostica molecolare e screening su un’ampia gamma di applicazioni”.
“Il trovato – ha concluso - è oggetto di cinque brevetti congiunti tra le due università e recentemente è stato oggetto di un finanziamento europeo, Pathfinder, appena partito, per ulteriori sviluppi e validazioni”.
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