L’avviso 22 continua a far parlare di sé, e mai in senso positivo. Dopo anni e anni di attesa, ben 4 ormai, sono 189 i tirocinanti che non hanno ricevuto quanto dovuto. “L'assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, deve chiarire in aula all'Assemblea regionale la posizione sull'Avviso 22 e soprattutto sulle 189 pratiche che ancora oggi non tutte risulterebbero pagabili – afferma Oreste Lauria, portavoce regionale dei tirocinanti -. Vogliamo chiarezza dei fatti. In precedenza alcuni tirocinanti sono stati esclusi dai pagamenti e non sono state chiarite le motivazioni. L'assessorato al Lavoro deve necessariamente chiarire le responsabilità”. L’avviso prevedeva un tirocinio variabile dai 6 ai 12 mesi, con una retribuzione di 500 euro al mese. Il pagamento di queste somme è stato lento e farraginoso, rallentato da una serie di inghippi burocratici che hanno portato alcuni di questi giovani a non essere pagati per nulla.
Nessuna risposta chiara per i mancati pagamenti, dopo anni
Le lacune burocratiche sono state confermate dagli uffici regionali del dipartimento lavoro di viale Praga a Palermo, e ne aveva parlato anche l’assessore al ramo, dicendo, a suo tempo, come non fosse possibile sanare alcune delle pratiche; ad oggi, comunque, ancora non è stata data una risposta chiara a questi giovani in attesa di risposte. “Siamo stati presi in carico dalle aziende, imprese private ed enti pubblici - ha detto ancora Lauria - svolgendo un lavoro di qualità e di quantità e siamo stati esclusi dal mercato del lavoro. In sintesi mandati a casa ad oggi non pagati e senza alcuna occupazione. Una vergogna legalizzata”. La delusione per le migliaia di giovani coinvolti è molto profonda e va oltre il mancato pagamento di questo periodo di lavoro. “I fondi che dovrebbero garantire una occupazione stabile – continua Lauria - in realtà favoriscono lo sfruttamento lavorativo”.
Altri 18 milioni di euro rimasti inutilizzati
Lauria si concentra sui numeri: l’avviso 22 prevedeva un finanziamento di 22 milioni di euro. Ne sarebbero stati spesi, tra pagamenti di tirocinio ed incentivi di assunzione, poco più di 3 milioni e mezzo di euro. Sarebbero disponibili, quindi, altri 18 milioni di euro. Si tratta di fondi pubblici europei, destinati esclusivamente all'occupazione in Sicilia dei giovani inoccupati in cerca del primo lavoro, insieme agli over 40enni disoccupati e senza alcun aiuto sociale. Tali fondi, secondo Lauria “si potrebbero reinvestire per gli stessi inoccupati dell'avviso 22. Ad oggi al dipartimento regionale del Lavoro ci risulta di essere tirocinanti della Regione siciliana, abbiamo lo status a pieno titolo, ma nessuna forza politica al parlamento regionale ha mai presentato in finanziaria un emendamento che preveda un progetto di politiche del lavoro che possa darci dignità”.
Intanto le agenzie per il lavoro hanno ricevuto un premio
Molta amarezza, quindi, e anche un po’ di rabbia, se si pensa che poche settimane fa la Regione ha corrisposto alle agenzie per il lavoro coinvolte un “premio”. Una remunerazione riconosciuta per tutti quei tirocinanti che hanno completato “almeno il 70% del percorso di tirocinio”. Poco meno di 800 mila euro, per 1.561 tirocini portati a termine, da corrispondere a 89 agenzie per il lavoro che si sono occupate, a tempo debito, di gestire le pratiche per l’ammissione al tirocinio. Il valore effettivo è calcolato in base alla profilatura del giovane e alle difficoltà del soggetto a inserirsi nel mercato del lavoro. Mentre i tirocinanti si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano, quindi, gli intermediari hanno ricevuto un bonus. Un paradosso, considerato che in pochissimi hanno visto, dopo lo svolgimento del tirocinio, il rinnovo del contratto, rimanendo, quindi, senza lavoro e senza una prospettiva per il futuro.
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