Via libera dalla Regione Siciliana a un pacchetto di aiuti da 35 milioni di euro per sostenere le aziende agricole colpite dalla grave siccità del 2024. L’intervento rientra nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 e sarà attuato nel corso del 2025, grazie alla misura 23 "Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali", prevista dall’art. 6, lett. a, del Regolamento UE 2020/2220.
Come sono distribuite le risorse
I 35 milioni, interamente finanziati dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), saranno così ripartiti tra i comparti più colpiti:
-
18 milioni di euro per il settore agrumicolo
-
11 milioni di euro per il comparto olivicolo
-
6 milioni di euro destinati ai produttori di mandorle e pistacchi
Barbagallo: “Un aiuto concreto per il rilancio delle imprese agricole”
«La Regione è concretamente al fianco degli agricoltori – dichiara l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo –. Questo intervento ha l’obiettivo di aiutare le imprese a recuperare competitività e redditività, concentrando il sostegno su chi ha subito maggiori danni, secondo criteri oggettivi».
L’assessore ricorda che il provvedimento si inserisce in un pacchetto più ampio di misure già attivate: aiuti al comparto cerealicolo e apistico, il bonus fieno per la zootecnia, contributi per la viticoltura e sgravi sulle cartelle esattoriali per le aziende danneggiate dalla siccità.
Chi può accedere ai ristori e come fare domanda
I beneficiari del bando sono imprenditori agricoli singoli o associati, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile.
I principali dettagli operativi sono i seguenti:
-
L’importo massimo per ciascun beneficiario è fissato a 25.000 euro.
-
Il contributo sarà forfetario ed erogato entro il 31 dicembre 2025.
-
Le domande devono essere presentate entro il 30 giugno 2025, esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) messo a disposizione da Agea.
Per consultare il bando e tutti i dettagli tecnici, è possibile accedere al sito della Regione o alla sezione dedicata sul portale Sian.
Lascia una risposta