La pazienza è finita. Troppe le lentezze burocratiche che ostacolano la piena operatività del porto di Tremestieri. A denunciarlo sono Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Antonio Di Mento, responsabile UilTrasporti, che puntano il dito contro le “inaccettabili lungaggini amministrative” che rallentano gli interventi di dragaggio del porto.
Una situazione critica che si trascina da mesi e che rischia di compromettere mobilità, sicurezza e posti di lavoro, mentre il Commissario Francesco Rizzo ha chiesto alla Regione la convocazione urgente di un Tavolo tecnico interistituzionale.
Un’opera strategica per la mobilità e la logistica della città
Il porto di Tremestieri, infrastruttura chiave per la mobilità dei mezzi pesanti da e per la Sicilia, è da tempo afflitto da ciclici fenomeni di insabbiamento. Secondo Tripodi e Di Mento, questa condizione ha reso inutilizzabile uno degli scivoli da oltre tre mesi, riducendo drasticamente il numero delle corse e obbligando i tir a transitare dal centro urbano, aggravando il traffico e mettendo a rischio la sicurezza stradale.
Il Commissario dell’AdSP dello Stretto, Francesco Rizzo, ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera per decongestionare il traffico urbano, sviluppare la logistica nella zona sud della città e rilanciare l’area della Rada San Francesco anche sotto il profilo turistico e diportistico.
Dragaggi bloccati da procedure complesse: la Uil lancia l’allarme
“La mancata esecuzione degli interventi di dragaggio – vincolati a complesse e ripetitive procedure previste dall’articolo 109 del D.Lgs. 152/2006 – ha già prodotto effetti devastanti”, denunciano i sindacalisti.
Tra le conseguenze gravi segnalate:
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incremento del traffico pesante nel centro cittadino;
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rischi alla sicurezza stradale;
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ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori marittimi;
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perdita di corse e danni economici per l’intero comparto portuale.
La proposta: autorizzazione triennale per snellire gli interventi
Alla luce di una media annuale di 20.000 metri cubi di sedimenti da dragare, la Uil rilancia la proposta di un provvedimento autorizzativo triennale – come già avvenuto in passato – che consenta di gestire fino a 60.000 metri cubi di materiale, nel rispetto delle normative ambientali.
Il piano includerebbe anche un monitoraggio ambientale continuo, con il coinvolgimento dell’ARPA Sicilia.
Appello alla Regione: “Basta rinvii, servono risposte concrete”
“I tempi stringono – incalzano Tripodi e Di Mento – non ci sono più alibi. La Regione non può più far finta di nulla. Occorre convocare subito il Tavolo tecnico per sbloccare la situazione e garantire la piena operatività del porto”. La richiesta è stata formalmente inviata dall’AdSP all’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
Interrogazione parlamentare di Alessandro De Leo
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale di Forza Italia Alessandro De Leo, che ha presentato un’interrogazione rivolta al Presidente Schifani e all’Assessora Savarino per chiedere chiarimenti sui ritardi autorizzativi.
“Confido nella sensibilità dimostrata dal presidente Schifani verso le procedure autorizzative rapide – ha dichiarato De Leo –. È urgente sbloccare questi lavori e, più in generale, aprire una riflessione su come gestire in futuro interventi periodici come i dragaggi, essenziali per la funzionalità dei porti”.
Il porto di Tremestieri rappresenta una risorsa strategica per Messina. Ma senza una risposta tempestiva e concreta da parte della Regione, il rischio è quello di bloccare lo sviluppo e mettere in crisi un intero sistema logistico e occupazionale. La Uil e UilTrasporti suonano l’allarme: non c’è più tempo da perdere.
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