Luglio si preannuncia un mese cruciale per il ponte sullo Stretto di Messina. Dopo la firma dell’Accordo di programma a Roma, il progetto avanza verso una tappa decisiva: l’approvazione definitiva da parte del CIPESS, attesa nelle prossime settimane. Il via libera aprirebbe ufficialmente la fase realizzativa di una delle opere infrastrutturali più attese d’Italia.
Cos’è l’Accordo di programma
L’accordo siglato rappresenta un tassello fondamentale per le opere collegate al ponte: interventi urbanistici e infrastrutturali destinati a cambiare il volto dei territori interessati, come il lungomare di Villa San Giovanni, le nuove linee metropolitane, il potenziamento delle ferrovie, e il completamento dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria.
Come ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, si tratta di un vero piano strategico di infrastrutturazione che coinvolge tutta l’isola, con quasi 20 miliardi di euro di investimenti.
Tra le opere più rilevanti:
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Potenziamento della Palermo-Catania-Messina a media velocità
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Costruzione della Catania-Ragusa
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Riammodernamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania
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Completamento della SS 640 Caltanissetta-Agrigento
Il ruolo del CIPESS
Il CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) dovrà approvare un dossier dettagliato, composto da:
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Il progetto definitivo aggiornato
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La relazione tecnica del progettista
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Le conclusioni della Valutazione di Impatto Ambientale e della procedura VINCA
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Il Piano Economico Finanziario, che conferma una copertura interamente pubblica da 13,5 miliardi di euro
Una volta approvato, il progetto entrerà ufficialmente nella fase operativa. Il Cda della società Stretto di Messina, riunitosi il 16 giugno, ha già dato esito favorevole allo stato della documentazione.
Cosa prevede il progetto definitivo
Il progetto include:
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La progettazione delle opere principali
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Le opere anticipate
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Le opere compensative ambientali e territoriali
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Il piano di gestione economico-finanziaria
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Gli atti contrattuali aggiuntivi
Una volta approvato, si darà il via ai cantieri, con impatti diretti sull’economia locale e sull’occupazione.
Le opere anticipate: via ai lavori propedeutici
Ai sensi del Decreto Legge 35/2023, le opere anticipate partiranno subito dopo l’approvazione del progetto definitivo:
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Bonifica ordigni bellici
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Indagini archeologiche e geotecniche
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Sistemazione della viabilità esistente
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Realizzazione di campi base
Il valore di queste opere è stimato in 200 milioni di euro. A esse si aggiungono le opere compensative richieste dai Comuni (270 milioni) e le opere connesse (500 milioni), per un totale di circa 1 miliardo di euro.
Priorità alle opere di compensazione ambientale
Tra le prime ad essere realizzate ci saranno le opere di compensazione ambientale, con azioni concrete per ripristinare habitat degradati e creare nuove zone umide su entrambi i lati dello Stretto.
Il nuovo piano finanziario: tutto coperto con fondi pubblici
Il piano finanziario attuale è molto diverso da quello del 2010. Niente project financing: l’intero investimento da 13,5 miliardi di euro è coperto da risorse pubbliche già stanziate.
Composizione azionaria della società Stretto di Messina:
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MEF: 55,16%
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ANAS: 36,70%
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RFI: 5,83%
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Regione Sicilia: 1,16%
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Regione Calabria: 1,16%
La partecipazione diretta delle Regioni ammonta a 1,6 miliardi: 1,3 per la Sicilia e 300 milioni per la Calabria.
IROPI: motivi di interesse pubblico prevalente
Il Consiglio dei Ministri, il 9 aprile 2025, ha attestato la sussistenza degli IROPI (Imperative Reasons of Overriding Public Interest), come richiesto dalla Direttiva Habitat. L’opera è ritenuta di interesse strategico per:
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Sicurezza
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Sanità
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Ambiente
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Sviluppo economico e sociale
La relazione è stata trasmessa alla Commissione Europea, accompagnata da un piano dettagliato delle misure compensative ambientali.
Cosa succede dopo l’approvazione del CIPESS
Con la pubblicazione della delibera in Gazzetta Ufficiale (prevista entro l’estate), si avvierà la progettazione esecutiva per tranche:
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Prima tranche (5 mesi): progettazione di strade e ferrovie
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Ultima tranche (12 mesi): progettazione del ponte, torri e impalcato
Il cronoprogramma è stato studiato per accelerare l’avvio dei cantieri, sfruttando le best practice internazionali.
Espropri al via da settembre
Con l’approvazione del CIPESS verrà anche dichiarata la pubblica utilità dell’opera. Gli espropri inizieranno da settembre 2025, seguendo un piano graduale:
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Uffici dedicati sul territorio
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Piattaforma digitale per la gestione delle pratiche
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Procedure semplificate e incentivi per l’adesione volontaria.
di Luigi Ansaloni
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