L’art. 1, comma 406, della Legge di Bilancio 2025 ha introdotto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, denominato Decontribuzione Sud PMI, con l’obiettivo di sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno e ridurre i divari territoriali. L’agevolazione non include premi e contributi dovuti all’INAIL.
Si applica esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni:
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Abruzzo
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Molise
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Campania
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Basilicata
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Sicilia
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Puglia
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Calabria
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Sardegna
Requisiti dimensionali delle imprese beneficiarie
Secondo la normativa, sono considerate PMI le imprese che:
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occupano meno di 250 dipendenti;
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hanno un fatturato annuo ≤ 50 milioni di euro e/o un bilancio annuo ≤ 43 milioni di euro.
Il calcolo si basa sull’ultimo esercizio contabile chiuso. Se i limiti vengono superati per due esercizi consecutivi, l’impresa perde lo status di PMI e quindi il diritto all’esonero.
Controllo automatico INPS nelle denunce contributive
Con il messaggio n. 2398 del 30 luglio 2025, l’INPS ha introdotto una nuova funzionalità che:
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verifica automaticamente il numero di dipendenti mensili;
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blocca la denuncia se la forza lavoro supera le 250 unità.
Obiettivo: prevenire errori e utilizzi indebiti della decontribuzione.
Superare il blocco: serve documentazione
Il blocco automatico può essere superato manualmente se l’impresa dimostra di rispettare i requisiti su base annua. In questo caso:
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la denuncia può essere comunque inviata;
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l’azienda dovrà fornire, su richiesta, la documentazione relativa a numero di dipendenti, fatturato e bilancio.
Uno strumento di verifica preventiva
La nuova funzionalità non sostituisce l’onere di legge a carico delle imprese, ma rappresenta un importante strumento di controllo preventivo per ridurre errori e contestazioni in fase di denuncia contributiva.
di Maria Papotto
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