Ricevere una bolletta altissima con la dicitura “ricostruzione consumi” può spaventare. L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) spiega che questa voce può comparire, ad esempio, dopo la sostituzione del contatore di luce, gas o acqua, oppure a seguito di una verifica tecnica. Succede quando, per un certo periodo, i consumi non sono stati registrati correttamente.
In questi casi, l’azienda fornitrice ricostruisce i consumi “stimandoli” in base alle abitudini di utilizzo, creando così un conguaglio per riequilibrare i dati mancanti o incoerenti.
Quando avviene la ricostruzione dei consumi
La ricostruzione dei consumi può avvenire in diversi casi:
-
contatore guasto o che non registra correttamente i consumi;
-
letture assenti o incoerenti;
-
sostituzione del contatore con differenze tra vecchie e nuove letture;
-
problemi di telelettura nei contatori elettronici.
Anche i contatori digitali, infatti, non sempre trasmettono i dati in tempo reale. Per questo motivo è importante controllare in bolletta se i consumi riportati sono effettivi o stimati e confrontarli periodicamente con le letture presenti sul contatore.
Come deve essere comunicata la ricostruzione in bolletta
La normativa stabilisce che la ricostruzione dei consumi debba essere chiara, documentata e verificabile.
In bolletta devono comparire:
-
i consumi ricostruiti;
-
il periodo di riferimento;
-
il metodo di calcolo utilizzato.
Per il servizio idrico, il gestore deve attenersi ai criteri previsti nella Carta dei Servizi e nel regolamento di fornitura. L’utente ha sempre il diritto di chiedere spiegazioni e di verificare la correttezza dei dati.
Limiti di prescrizione e diritti del consumatore
È importante sapere che esiste un limite di prescrizione di due anni: non possono essere richiesti importi per consumi più vecchi, salvo casi in cui il cliente abbia impedito la rilevazione delle letture. Il venditore ha inoltre il dovere di spiegare su quali basi ha ricostruito i consumi e di consentire al cliente di confrontarli con i propri dati storici.
Come contestare una bolletta con ricostruzione consumi
Se ricevi una bolletta anomala con un maxi addebito per “ricostruzione consumi”, puoi agire così:
-
Richiedi spiegazioni scritte al fornitore (via email, PEC o raccomandata).
-
Domanda la documentazione completa con cui sono stati calcolati i consumi.
-
Verifica la presenza di periodi prescritti oltre i due anni.
-
Contatta lo Sportello Energia di UNC per una verifica gratuita e per eventuale assistenza nella contestazione.
Gestire una ricostruzione consumi non è semplice: servono competenze tecniche e conoscenza delle norme. Per questo è consigliabile non ignorare mai una bolletta sospetta e attivarsi subito per capire se l’addebito è corretto.
(Adnkronos)
Lascia una risposta