Nuove accuse al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: falso ideologico e uso improprio dell’auto blu

Nuove accuse al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: falso ideologico e uso improprio dell’auto blu

Nuove accuse al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: falso ideologico e uso improprio dell’auto blu

La Procura di Palermo ha formulato nuove accuse nei confronti del presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) Gaetano Galvagno. Insieme al suo autista Roberto Marino, è indagato per falso ideologico in atto pubblico legato all’utilizzo dell’auto blu di servizio.

Le accuse della Procura di Palermo

Secondo l’avviso di conclusione delle indagini, Marino – assistente parlamentare e autista di Galvagno – avrebbe falsificato fogli di missione e richieste di rimborso spese. Il presidente dell’Ars, dal canto suo, avrebbe confermato attestazioni non veritiere su date, orari e viaggi mai effettuati, consentendo all’autista di ottenere rimborsi indebiti per circa 19.000 euro tra diarie e spese di missione.

Viaggi e spostamenti per fini personali

Dalle indagini emergerebbero decine di utilizzi dell’auto blu per scopi non istituzionali: dall’acquisto di un mazzo di fiori al trasporto di generi alimentari, fino agli spostamenti per familiari e amici. Secondo la Procura, la vettura sarebbe stata usata anche da persone non autorizzate, tra cui la sorella del presidente e membri della segreteria, in sessanta viaggi contestati.

Le modifiche nel nuovo avviso di indagine

Gli avvocati difensori di Galvagno – Vittorio Manes, Antonino Reina e Antonia Lo Presti – precisano che nel nuovo avviso di conclusione delle indagini sono presenti modifiche parziali rispetto a quello precedente. Non viene più contestato il presunto episodio di corruzione legato al Capodanno di Catania, ma si aggiungono nuovi capi d’imputazione per l’uso improprio dell’auto blu e per le spese di trasferta dell’autista.

Le indagini proseguono

Gaetano Galvagno resta dunque indagato per corruzione, peculato, falso e truffa semplice. L’inchiesta della Procura di Palermo si concentra ora sull’accertamento della veridicità dei documenti e sulle eventuali responsabilità amministrative e penali connesse all’utilizzo dell’auto di servizio.

di Edoardo Ullo

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