Sicilia, quasi 90 mila assunzioni entro fine 2025: turismo e servizi trainano l’occupazione

Sicilia, quasi 90 mila assunzioni entro fine 2025: turismo e servizi trainano l’occupazione

Sicilia, quasi 90 mila assunzioni entro fine 2025: turismo e servizi trainano l’occupazione

Entro dicembre 2025, le imprese siciliane prevedono quasi 89.700 nuove assunzioni, secondo l’analisi del Centro Studi di Assoesercenti Sicilia sui dati del sistema informativo Excelsior Unioncamere – Ministero del Lavoro.
Un segnale positivo che testimonia una ripresa dell’occupazione, nonostante le difficoltà strutturali del mercato del lavoro isolano.

I settori e le province più coinvolte

I comparti con le maggiori opportunità lavorative saranno:

  • turismo

  • commercio

  • servizi alla persona.

Questi settori confermano il loro ruolo di motore trainante dell’economia regionale.
La domanda di lavoro sarà più forte nelle aree metropolitane di Palermo e Catania, che da sole rappresentano circa la metà delle assunzioni previste per l’ultimo trimestre del 2025.
Andamenti positivi anche per Ragusa e Siracusa, spinte rispettivamente dall’agroalimentare e dal turismo.
Nelle aree interne come Enna e Caltanissetta, la crescita sarà più moderata ma sostenuta dai servizi alla persona e dall’edilizia.

Tipologia dei contratti: prevale il tempo determinato

Secondo le stime, la maggior parte delle nuove assunzioni sarà a tempo determinato (73%), mentre:

  • il 15% sarà a tempo indeterminato

  • il 2% in apprendistato

  • e il restante 10% tramite altre forme contrattuali.

Un quadro che riflette ancora una certa precarietà del mercato del lavoro, ma anche un segnale di fiducia da parte delle imprese.

Politino (Assoesercenti): “La Sicilia è un paradosso occupazionale”

Nonostante i numeri incoraggianti, il presidente di Assoesercenti Sicilia, Salvo Politino, lancia un monito: “In Sicilia è previsto un boom di assunzioni, ma allo stesso tempo mancano le competenze. È un vero e proprio paradosso: c’è disoccupazione, ma le aziende non trovano personale qualificato.”

Politino evidenzia inoltre la crisi del manifatturiero e l’urgenza di rivedere i programmi formativi regionali per adeguarli alle esigenze reali del mercato del lavoro: “Serve un nuovo piano di formazione, capace di creare figure professionali in linea con i bisogni delle imprese. Bisogna puntare su cultura imprenditoriale e competenze digitali, soprattutto tra i giovani.”

Formazione e prospettive future

Assoesercenti Sicilia invita le istituzioni a collaborare con le associazioni di categoria e gli imprenditori per ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro.
Nonostante le criticità, Politino conclude con un messaggio di fiducia: “Il futuro può essere positivo per chi investe in competenze e innovazione. La Sicilia ha tutte le carte per crescere, ma serve un salto culturale e professionale.”

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