Catania rinuncia ai collaudatori esterni per accelerare i lavori della pista ciclabile di via Di Prima

Catania rinuncia ai collaudatori esterni per accelerare i lavori della pista ciclabile di via Di Prima

Catania rinuncia ai collaudatori esterni per accelerare i lavori della pista ciclabile di via Di Prima

Abbiamo preso questa decisione per accelerare e arrivare a chiudere la rendicontazione in tempi coerenti con le scadenze del PNRR”. Con queste parole, Fabio Finocchiaro, direttore dei Lavori pubblici del Comune di Catania, spiega la decisione di rinunciare ai collaudatori esterni previsti dall’accordo quadro per l’intervento di riqualificazione di via Di Prima, che comprende l’estensione dell’asse alberato e la nuova pista ciclabile nel quartiere San Berillo.

Appalto e rinuncia ai collaudatori esterni

L’appalto, dal valore di 2,5 milioni di euro, è stato affidato al Consorzio stabile Valori, aggiudicatario dell’accordo quadro n. 4 sub 4, settore Catania-Palermo, con un ribasso del 9,99%. Per questo intervento, Invitalia aveva individuato come collaudatore l’ingegnere Antonio Turco, ma l’amministrazione ha scelto di affidare il collaudo a personale interno.

Secondo Finocchiaro, la decisione è legata a due fattori:

  • elevato carico di lavoro dei collaudatori esterni già impegnati su numerosi cantieri PNRR;

  • questioni logistiche, essendo professionisti provenienti da fuori Catania.

Il ruolo di Invitalia e le motivazioni dell’ente

Il Comune si era rivolto a Invitalia, in qualità di centrale di committenza, per accelerare le fasi preliminari. L’accordo quadro è stato ritenuto lo strumento più idoneo per garantire tempi certi e raggiungere gli obiettivi fissati dal PNRR, soprattutto alla luce del numero elevato di interventi dei PUI – Piani Urbani Integrati.

La determina del Comune formalizza il cambio di strada: sarà Palazzo degli Elefanti a occuparsi direttamente del collaudo dell’opera.

Stato del cantiere e tempi di completamento

Finocchiaro conferma che i lavori verranno chiusi nei tempi previsti dal PNRR: “A inizio del prossimo anno chiuderemo tutto e invieremo la documentazione per la rendicontazione”.

Nel frattempo è stata approvata una variante in corso d’opera, necessaria per integrare lavorazioni non previste nella progettazione iniziale. La variante ha comportato un aumento della spesa, gestita comunque entro i limiti consentiti dal Codice dei contratti. Il progetto esecutivo, inizialmente sviluppato da Technital Spa e dalle cooperative Cooprogetti e Mate, è stato completato direttamente dal Consorzio Valori nell’ambito dell’appalto integrato.

La perizia di variante e i limiti normativi

La perizia, redatta in agosto e modificata a settembre, ha introdotto opere aggiuntive per 197.477,19 euro oltre IVA. L’importo complessivo del contratto, dopo il ribasso, era di 1.355.994,15 euro.

L’aumento previsto incide per il 14,60%, rimanendo quindi sotto la soglia del 15% fissata dal Codice dei contratti per le varianti senza necessità di una nuova gara. All’inizio del mese, il Comune ha autorizzato il pagamento del terzo SAL, proseguendo regolarmente la liquidazione delle spettanze all’impresa.

di Simone Olivelli

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