È stata una settimana particolarmente difficile sul fronte dell’influenza tra Natale 2025 e Capodanno. Complice la variante K, migliaia di italiani sono stati costretti a letto, con un impatto evidente anche sui ricoveri ospedalieri.
A fare il punto è il professor Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che parla di una diffusione più intensa rispetto alle attese, soprattutto durante le festività.
Variante K e picco influenzale: cosa sta succedendo
Il nuovo bollettino ufficiale sull’andamento dell’influenza sarà diffuso solo il 29 dicembre, ma i segnali raccolti negli ospedali sono chiari. Secondo Bassetti, l’ultima settimana è stata “davvero tosta”, con un incremento significativo dei casi e una tendenza destinata a proseguire anche nei primi giorni del nuovo anno.
Il virus sta colpendo trasversalmente tutte le fasce d’età, con un aumento di accessi al pronto soccorso e ricoveri, soprattutto tra soggetti fragili e anziani.
Sintomi dell’influenza 2025: non solo febbre e tosse
A preoccupare è soprattutto il quadro clinico più aggressivo rispetto agli anni precedenti. Accanto ai sintomi classici, emergono disturbi meno usuali per l’influenza stagionale.
Secondo il professor Bassetti, oltre alla febbre alta (38–38,5°), l’influenza 2025 presenta un forte coinvolgimento dell’apparato gastrointestinale.
Influenza intestinale: nausea, vomito e diarrea
“La forma di quest’anno colpisce anche la pancia”, avverte Bassetti. Tra i sintomi più frequenti si registrano:
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nausea e vomito
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diarrea
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dolori addominali
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spossatezza intensa
Questi disturbi si sommano ai segnali più noti dell’infezione influenzale, rendendo la malattia più debilitante e prolungata.
Tutti i sintomi più comuni dell’influenza 2025
Chi ha contratto il virus nelle ultime settimane riferisce una sintomatologia ampia e persistente, che comprende:
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dolori articolari e muscolari
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mal di schiena
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cefalea intensa
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mal di gola
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tosse secca o produttiva
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naso che cola
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mal d’orecchie
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febbre elevata, spesso sopra i 38,5°
Attenzione durante le feste e nei primi giorni del 2026
Con la ripresa dei viaggi, delle cene e degli incontri familiari, il rischio di contagio resta elevato. Gli specialisti raccomandano prudenza, attenzione ai sintomi e il ricorso al medico in caso di peggioramento, soprattutto per bambini, anziani e soggetti con patologie croniche.
L’influenza di Natale e Capodanno 2025 si conferma quindi più intensa e insidiosa, con una diffusione rapida e sintomi che vanno oltre il classico quadro respiratorio.
(Adnkronos)
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