Tutto quello che sappiamo sulle auto usate è sbagliato. Primo fra tutti: un’auto perde di valore nel momento in cui esce dalla concessionaria. Ma secondo i dati di Moody’s analitics, i prezzi delle auto usate negli Stati Uniti sono saliti del 34% durante il 2020 e del 10% nella prima metà del 2021 per colpa della carenza di componenti elettronici.
Il motivo è un mix di fattori. La pandemia, con i lockdown e il conseguente aumento della domanda di device elettronici, ha fatto decollare la richiesta di microchip proprio nel momento in cui le aziende avevano preventivato tagli alla produzione.
I semiconduttori sono stati dirottati sul mercato dei device e si è generata dunque una carenza ancora maggiore nell’automotive, che in alcuni casi ha dovuto bloccare o rallentare l’uscita dalla fabbrica di alcuni modelli.
Al che, qualcuno ha scelto di aggirare l’ostacolo tornando a cruscotti con strumentazione analogica. Ma quando, con l’allentarsi delle restrizioni sugli spostamenti, la domanda di auto ha ricominciato a salire, i problemi si sono fatti ancora più evidenti.
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