PALERMO - Acqua, rifiuti e trasporto pubblico locale. Tre obiettivi dell’Agenda di sviluppo sostenibile che l’Italia dovrebbe raggiungere entro il 2030, ma che attualmente nel Paese vengono erogati con grandi disparità. Tre servizi che soprattutto al Sud e in Sicilia sono stati sonoramente bocciati dai cittadini. È quanto emerge dalla Consultazione civica sui servizi pubblici locali realizzata da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi del DM 7 febbraio 2018.
Alla consultazione hanno partecipato 3.586 cittadini, di età compresa - quasi per il 90% - fra i 18 e i 65 anni, di cui il 45% ha il titolo di istruzione superiore e quasi il 44% ha conseguito la laurea. I rispondenti appartengono per il 40% alle regioni del Centro Italia, per il 37% al Nord e per il 23% al Sud.
Oltre due utenti su tre ritengono che la propria città non sia nelle condizioni di assicurare trasporti pubblici accessibili, sicuri e sostenibili entro il 2030, come previsto dall’Agenda, e che non si riuscirà a dimezzare a livello mondiale il numero di decessi o le lesioni da incidente stradale.
Poco più di un cittadino su due, inoltre, ritiene che entro il 2030 non sarà possibile migliorare la qualità e la sicurezza dell’acqua, e poco meno della metà afferma che non si riuscirà a ridurre in maniera sostanziale il numero di persone che soffrono per la carenza idrica, come previsto dall’obiettivo 6 dell’Agenda 2030.
Quasi il 53% ritiene che si riuscirà a ridurre la produzione di rifiuti ma la percentuale scende al 48% fra quelli che ritengono raggiungibile l’obiettivo di diminuire l’impatto ambientale che ne deriva.
Cittadini sfiduciati perché insoddisfatti
“La scarsa fiducia dei cittadini nella possibilità di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 nasce da un’evidente insoddisfazione per la qualità dei servizi resi a livello locale. Crediamo, dunque, che occorra intervenire su alcuni fattori essenziali per il loro buon funzionamento: ad esempio, accrescendo la rete e i mezzi messi a disposizione per il trasporto pubblico, migliorando la gestione dei reclami e la risoluzione delle controversie in tutti gli ambiti, intervenendo nel settore del servizio gestione rifiuti in particolar modo sul fronte dei costi, considerati eccessivi dai cittadini, e delle tutele, ancora troppo marginali se non del tutto inesistenti”, commenta Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
Sui trasporti, a fronte di una spesa media per l’abbonamento annuale di circa 300 euro (Fonte: Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva), i cittadini lamentano la scarsa accessibilità del trasporto pubblico locale in termini di barriere architettoniche, capillarità del servizio e disponibilità del servizio clienti (punteggio medio nella consultazione di 2.07 su scala da 1 a 4).
Si dichiarano “poco soddisfatti” inoltre della qualità (2.31) in termini di pulizia, puntualità e continuità, e “per niente soddisfatti” (il punteggio medio complessivo è di 1,83) sul fronte delle tutele considerate in termini di disponibilità di info su come presentare reclamo, gestione dei reclami, indennizzi e procedure di conciliazione. In generale va peggio al Sud, dove il punteggio medio di soddisfazione scende a 1,87 contro 2,39 riportato in media nelle risposte dei cittadini del Nord.
Nell’ambito del servizio idrico, a fronte di una spesa media a famiglia nel 2019 di 434 € , la maggior parte dei cittadini si ritiene complessivamente “abbastanza soddisfatto” della continuità e regolarità del servizio nella propria città (il valore medio indicato è di 3,19, sempre su scala da 1 a 4); anche in questo settore il livello di soddisfazione scende rispetto alla gestione dei reclami e della conciliazione o degli indennizzi previsti (il valore indicato è di poso superiore al 2). Più in dettaglio, il 38% dei rispondenti si dice “poco soddisfatto” del servizio gestione reclami e il 35% “delle info disponibili per presentare reclamo; il 48% denuncia l’assenza di indennizzi in caso di disservizi e ben il 59% denuncia l’assenza di procedure di conciliazione. A livello territoriale, il voto medio al Nord è di 2,8/4 contro 2,48 del Mezzogiorno.
In tema di gestione del servizio rifiuti, a fronte di una spesa media a famiglia di 300 € nel 2019 (Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva) la maggior parte dei cittadini si dice “poco soddisfatto” del rapporto qualità/prezzo del servizio (voto medio 2,36), il 59% si dice “poco o per nulla soddisfatto” della qualità, in particolare per la manutenzione e pulizia dei bidoni, la cui informazione circa la periodicità di pulizia è assente nel 54% delle Carte dei servizi esaminate; poco più del 50% si dice “per nulla o poco soddisfatto” del servizio di spazzamento e lavaggio strade, informazione assente nel 63% delle Carte esaminate. Qui si notano le maggiore differenze di voto tra le aree geografiche: 2,83 al Nord contro 2,2 al Sud.
Il fronte della tutela risulta essere quello più debole anche in questo servizio: la maggior parte dei cittadini infatti si dice “poco soddisfatto” degli strumenti a sua disposizione (punteggio medio 2,24). Tale giudizio trova riscontro nella nostra analisi delle Carte: anche in questo caso infatti, queste risultano manchevoli di molte importanti informazioni.
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