Catania, il progetto Si Energy per il termovalorizzatore resta in bilico: nuovo stop dalla Regione

Catania, il progetto Si Energy per il termovalorizzatore resta in bilico: nuovo stop dalla Regione

Catania, il progetto Si Energy per il termovalorizzatore resta in bilico: nuovo stop dalla Regione

Nuovo colpo di scena nella lunga vicenda del termovalorizzatore privato di Catania proposto da Si Energy, società del gruppo AlfaAcciai. Nonostante l’iter sembrasse ormai avviato verso una conclusione negativa per effetto del nuovo piano regionale dei rifiuti, la partita resta ancora formalmente aperta.

La Commissione tecnica-specialistica (Cts), presieduta da Gaetano Armao, ha infatti restituito il procedimento al Dipartimento regionale Ambiente senza esprimere un parere chiaro di compatibilità ambientale. Il documento di 131 pagine elaborato dalla Cts prende atto dell’incompatibilità del progetto con la nuova pianificazione regionale — che prevede la realizzazione di due impianti pubblici a Pantano d’Arci (Catania) e Gela — e segnala come i flussi di rifiuti previsti da Si Energy verrebbero già assorbiti dal futuro termovalorizzatore pubblico, rendendo l'impianto privato sovradimensionato rispetto al fabbisogno.

Il parere della Avvocatura dello Stato citato dalla Commissione sottolinea infatti che, pur essendo teoricamente ammissibile la presenza di impianti privati, la loro realizzazione deve essere valutata alla luce di criteri di efficacia, economicità e sostenibilità, che nel caso specifico non sussisterebbero.

Tuttavia, il Dipartimento regionale Ambiente ha bloccato l’iter, contestando alla Cts di non avere espresso formalmente un giudizio conclusivo sugli impatti ambientali e sulla compatibilità ambientale (VIA e VINCA), limitandosi a restituire la pratica senza indicare se l'impianto possa o meno essere realizzato sotto il profilo ambientale. Per questo motivo la Regione ha chiesto alla Commissione di esprimere un parere chiaro e motivato.

La lunga storia del progetto

Non è la prima volta che attorno al progetto Si Energy si registra un cortocircuito amministrativo. Già nella primavera dello scorso anno circolò informalmente un primo parere istruttorio favorevole (con prescrizioni), che fu successivamente smentito dalla stessa Commissione, in attesa di ulteriori valutazioni tecnico-giuridiche. Il parere dell’Avvocatura dello Stato, intervenuto successivamente, ha di fatto rafforzato la posizione regionale, evidenziando il rischio di diseconomicità del progetto privato alla luce della nuova pianificazione pubblica.

Possibili contenziosi all’orizzonte

Adesso resta da capire quali saranno le prossime mosse di Si Energy. Sebbene il nuovo piano regionale renda superfluo il termovalorizzatore privato, l’istanza della società fu presentata anni prima dell'approvazione della nuova pianificazione. Inoltre, l'azienda ha già sostenuto importanti spese istruttorie, per centinaia di migliaia di euro, che potrebbero alimentare eventuali richieste risarcitorie o contenziosi amministrativi in caso di rigetto definitivo dell'autorizzazione.

Il dossier torna dunque sul tavolo della Cts, chiamata ora a esprimere un vero e proprio parere ambientale che consentirà alla Regione di adottare la decisione finale.

Simone Olivelli

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