Catania sperimenta la bioritenzione urbana: al Tondo Gioeni il primo rain garden per drenare l’acqua piovana

Catania sperimenta la bioritenzione urbana: al Tondo Gioeni il primo rain garden per drenare l’acqua piovana

Catania sperimenta la bioritenzione urbana: al Tondo Gioeni il primo rain garden per drenare l’acqua piovana

Catania punta sull’innovazione ambientale per combattere gli allagamenti in via Etnea. Il Comune, con il supporto dell’Università di Catania e della società Iridra, ha avviato un progetto pilota di bioritenzione urbana al Tondo Gioeni, per intercettare e filtrare naturalmente le acque meteoriche. L’iniziativa è parte del programma europeo Horizon Europe - Cardimed, che promuove l’adattamento climatico nelle aree del Mediterraneo.

Gara pubblica da 277mila euro

Dopo la presentazione ufficiale, il Comune ha pubblicato la gara d’appalto sul Mepa, il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione. Il bando – del valore di circa 277mila euro – prevede l’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Gli interventi si concentreranno su un’area verde all’interno del Tondo Gioeni, tra viale Andrea Doria, viale Odorico da Pordenone e via Etnea. Inizialmente era previsto un secondo lotto, poi escluso per restare nei limiti del budget disponibile.

Le “rain garden” per gestire l’acqua e migliorare il paesaggio

Il cuore del progetto è costituito dalle aree di bioritenzione, note internazionalmente come rain garden. Si tratta di leggere depressioni del terreno ricoperte a verde, progettate per intercettare, filtrare e depurare naturalmente le acque di pioggia provenienti da superfici impermeabili.

Secondo la relazione tecnica, queste aree miglioreranno anche la qualità dell’aria, ridurranno l’effetto isola di calore e contribuiranno alla biodiversità urbana, con un impatto positivo anche sul paesaggio.

Interventi tecnici: pozzi perdenti, canalette e nuove fognature

I lavori – per cui sono scaduti i termini il 14 luglio – prevedono:

  • realizzazione di due aree di bioritenzione

  • installazione di 15 pozzi perdenti

  • costruzione di canalette con griglia per raccogliere l’acqua da via del Bosco

  • nuovi tratti di fognatura bianca

  • pozzetti di troppopieno, regolazione e ispezione

  • sistemazione paesaggistica con bordure in acciaio e muretti

  • ripiantumazione di alberi rimossi per i lavori

Secondo le stime, il sistema sarà in grado di trattare l’acqua piovana proveniente da circa 100 ettari di bacino urbano.

Soluzioni basate sulla natura: sostenibilità e partecipazione

Il progetto rientra tra le Soluzioni Basate sulla Natura (Nature-Based Solutions - NBS) e nei Sistemi di Drenaggio Urbano Sostenibile (SuDS). L’obiettivo è duplice: ridurre il carico sulla rete fognaria e migliorare la vivibilità urbana. “La crescente urbanizzazione ha aggravato le criticità nella gestione delle acque piovane – hanno spiegato i promotori –. Le soluzioni naturali come i rain garden offrono benefici ambientali, sociali ed economici. Ma per essere davvero efficaci serve il coinvolgimento attivo della comunità locale”.

di Simone Olivelli

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