Consumo di suolo in Italia: record nel 2024, in Sicilia spariti 800 ettari di territorio

Consumo di suolo in Italia: record nel 2024, in Sicilia spariti 800 ettari di territorio

Consumo di suolo in Italia: record nel 2024, in Sicilia spariti 800 ettari di territorio

L’Italia continua a consumare suolo come chi, nonostante il colesterolo alto, non rinuncia a grassi e zuccheri. Né le alluvioni disastrose né le isole di calore hanno fermato la corsa al cemento. Secondo il rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), il 2024 segna un record storico: spariti quasi 84 km² di terre libere, pari a 2,7 m² al secondo o 230 mila m² al giorno. Un ritmo che equivale alla scomparsa quotidiana di un’area grande come trenta campi da calcio.

Un danno ambientale ed economico enorme

Il consumo di suolo in Italia ha già superato i 21.500 km², cioè il 7,17% del territorio nazionale, quasi il doppio della media europea (4,4%). Oltre al disastro ambientale, si stima una perdita economica tra 8 e 10 miliardi di euro all’anno in termini di servizi ecosistemici (fonte Ispra). Nonostante ciò, si continua a costruire, spesso con la giustificazione di “sostenere l’edilizia”, ignorando però il declino demografico e il vasto patrimonio immobiliare fatiscente.

Legambiente: “Serve una legge per lo zero consumo netto di suolo”

Sempre più cemento sui campi e sempre meno abitanti nelle città”, denuncia Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Secondo l’associazione, serve una riforma normativa che introduca il principio dello zero consumo netto di suolo, promuovendo rigenerazione urbana e adattamento climatico invece di nuove costruzioni.

Impermeabilizzazione e nuove coperture artificiali

Nel 2024 si registra una crescita complessiva di 24,5 km² di superfici impermeabilizzate, con 12,9 km² di consumo permanente e 11,6 km² di aree sigillate rispetto all’anno precedente.
Tra le principali cause:

  • nuovi cantieri (4.678 ettari);

  • edifici (+623 ettari);

  • infrastrutture (+351 ettari);

  • aree estrattive (+436 ettari);

  • piazzali e discariche (+581 ettari).

Boom dei pannelli fotovoltaici ma a scapito dei terreni agricoli

Le coperture da pannelli fotovoltaici sono quadruplicate in un solo anno: da 420 ettari nel 2023 a 1.700 nel 2024, di cui l’80% su terreni agricoli.
Le regioni più interessate sono Lazio (443 ettari), Sardegna (293 ettari) e Sicilia (272 ettari).
L’agrivoltaico, invece, è in calo, passando da 254 a 132 ettari.
Crescono anche le aree per la logistica (+432 ettari) e i data center (+37 ettari).

Le misure europee per la tutela del suolo

Tra Parlamento e Senato restano bloccati diversi disegni di legge nazionali, ma a livello comunitario qualcosa si muove.
Il Parlamento europeo ha approvato la prima direttiva sul suolo, che punta a monitorare la salute dei terreni e a combattere il degrado ambientale.
Inoltre, è già in vigore il Regolamento europeo sul ripristino della natura, che impone zero perdita netta di aree verdi urbane entro il 2030.

Tuttavia, in Italia la disponibilità di aree naturali è diminuita di 3.750 ettari nel 2024, con consumo in crescita persino nelle aree protette e nei parchi nazionali.

Consumo di suolo in Sicilia: “divorati” altri 800 ettari

La Sicilia conferma il suo trend negativo: nel 2024 ha consumato 799 ettari di suolo, quasi 300 in più rispetto al 2023. Un incremento drammatico per un’isola già fragile, soggetta a frane, alluvioni e degrado ambientale. È come se fosse sparita un’area pari a due volte il Parco della Favorita o cento volte la Villa Bellini di Catania.

Dati preoccupanti

La Sicilia raggiunge così il 6,56% di territorio cementificato, oltre due punti sopra la media europea. Mentre solo 26 ettari sono stati effettivamente ripristinati. Peggio dell’Isola, nel 2024, hanno fatto solo Emilia-Romagna (+1.000 ettari), Lombardia (+834) e Puglia (+818).

Un allarme che non si può ignorare

Il rapporto Ispra conferma che il consumo di suolo in Sicilia è una minaccia crescente per l’ambiente, la sicurezza e l’economia. Senza un cambio di rotta, la regione rischia di perdere irreversibilmente il suo equilibrio ambientale, aggravando anche gli effetti della crisi climatica.

risuser

1 Commenti

  1. Il mafioso il violazione della privacy è molestia..
    Ottobre 25, 2025 at 13:58
    Rispondi

    Foto montaggio.

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