“Si informano le ditte interessate che è in corso di riapprovazione il bando e il disciplinare al fine di chiarire e precisare alcuni aspetti riguardanti la procedura di gara”. È questo l’avviso che ieri è stato pubblicato dagli uffici della Srr Catania Area Metropolitana per annunciare un rinvio dei termini per presentare le offerte nella gara d’appalto per l’individuazione degli impianti di compostaggio in cui portare i rifiuti organici dei 28 comuni della provincia che sono consorziati nell’ente attualmente presieduto da Francesco Laudani.
La proroga di una manciata di giorni: dal 20 al 27 settembre i termini per chiedere chiarimenti agli uffici, mentre la presentazione delle buste, che dovranno contenere oltre ai ribassi economici sulla base d’asta anche le migliorie di natura tecnica, slitterà dal 24 al 30 settembre. Fino a ieri sera – come verificato dal Quotidiano di Sicilia – i documenti di gara caricati sul sito della Srr, compreso il bando e il disciplinare, non erano stati modificati.
Selezione impianti di compostaggio a Catania, file contenenti gli appunti
Al momento non è chiaro stabilire quale sia stata la specifica esigenza che ha portato alla scelta di rinnovare la documentazione della gara e rimandare la scadenza dei termini per la presentazione delle offerte “al fine – si legge nell’avviso – di rispettare l’articolo 71 comma 3 del decreto legislastivo 36/2023”, ovvero il codice degli appalti.
Un’ipotesi, tuttavia, potrebbe essere fatta dando un’occhiata alla comunicazione inviata a fine agosto da una delle ditte potenzialmente interessate a partecipare alla gara. “Buongiorno, con la presente siamo a richiedervi: pubblicazione disciplinare di gara e capitolato speciale d’appalto in pdf senza commenti in versione definitiva”, si legge. La richiesta, apparentemente inusuale, trova risposta aprendo i file indicati: quello riguardante il capitolato d’appalto riportava una serie di cancellazioni e modifiche in più colori – rosso, blu, fucsia – simili agli interventi che vengono effettuati su un testo che è una bozza.
La Srr Catania Area Metropolitana ha risposto alla dita il 28 agosto – “si trasmette quanto richiesto” – allegando i due file in versione ufficiale. Stanti così le cose, la rettifica potrebbe di per sé giustificare la concessione della proroga.
Selezione impianti di compostaggio a Catania, quattro lotti
Nel complesso la gara d’appalto, che riguarderà l’affidamento del servizio per due anni con la possibilità di ottenere un rinnovo per il terzo, vale più di venti milioni di euro. Il territorio ricoperto dalla Srr è stato suddiviso in quattro lotti, di cui uno, il primo, dedicato soltanto alla città di Catania, dove nel 2023 sono state prodotte oltre 16mila tonnellate di rifiuti organici domestici, a cui va aggiunto un altro migliaio provenienti dai mercati cittadini.
La base d’asta economica su cui verranno proposti i ribassi sarà di 130 euro. Cifra in aumento rispetto a quello che si registrava fino a qualche anno fa: “Il prezzo 130 euro a tonnellata è riferito a un peso di frazione estranea non compostabile inferiore al 5 per cento del peso rifiuto. Qualora tale limite fosse oltrepassato, la tariffa unitaria di aggiudicazione, verrà aumentata di un importo pari a due euro a tonnellata per ogni punto percentuale in eccesso rispetto al 5 per cento”, viene chiarito nei documenti.
Il destino dell’impianto pubblico
La gara d’appalto per l’affidamento del servizio arriva nelle stesse settimane in cui il progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio pubblico, nella zona industriale di Catania, sembra essere a rischio. A dare la notizia è stata nei giorni scorsi il quotidiano La Sicilia, rivelando che il l’idea, che prevede anche l’implementazione della tecnologia necessaria a produrre biometano, è al momento in stallo dopo gli anni spesi per individuare il punto esatto in cui realizzare l’opera ed espletare la gara d’appalto per i servizi di ingegneria e progettazione esecutiva.
Il motivo di questa impasse starebbe nella considerazione, fatta dalla Regione Siciliana, che l’attuale fabbisogno di impianti, per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti organici, è soddisfatto dagli impianti esistenti e da quelli già autorizzati.
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