Sebbene in Sicilia siano stati posizionati gli elicotteri antincendio già a gennaio, con l’intenzione di mantenerne alcuni attivi anche durante il periodo natalizio, l'isola è ancora una volta la regione più colpita dai roghi in Italia. Lo attesta il rapporto dell’Ispra, che segnala che tra il 15 giugno e il 15 settembre sono andati in fumo oltre 78.000 ettari a livello nazionale, di cui più di 41.000 ettari in Sicilia, inclusi oltre 3.000 ettari in aree forestali.
Incendi in Sicilia: non solo clima, servono prevenzione e manutenzione
Le condizioni climatiche – alte temperature, siccità del suolo – favoriscono la propagazione dei fuochi, particolarmente al Sud e soprattutto in Sicilia. Tuttavia, non si può attribuire tutto al meteo. La gestione della prevenzione, la manutenzione dei boschi, l’efficienza delle strutture regionali e l’adozione di tecnologie avanzate sono elementi decisivi per contrastare un fenomeno che con i cambiamenti climatici tende a intensificarsi.
Secondo Ispra, il concetto di “stagione degli incendi” si lega a esigenze operative come la pre-allerta antincendio e il monitoraggio tempestivo. Tra giugno e settembre 2025, l’isola ha subito danni ingenti, ma nei primi nove mesi dell’anno è emersa una tendenza preoccupante: gli incendi non sono più esclusiva della stagione estiva, sono ormai fenomeno che si manifesta tutto l’anno.
Confronto 2024 vs 2025: numeri in forte crescita
Il raffronto tra i primi nove mesi del 2024 e del 2025 è impietoso:
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Roghi 2024: 5.794
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Roghi 2025: 8.044
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Ettari bruciati 2024: ~30.000 (oltre 4.600 boschivi)
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Ettari bruciati 2025: oltre 52.000 (con duplicazione delle aree boschive colpite)
Origine dolosa e intensificazione degli interventi
Molti roghi hanno origine dolosa. Per contrastarli, la Sicilia utilizza elicotteri (gestiti da aziende regionali come E+S Air e Helixcom) e canadair della flotta nazionale.
Nel 2025, nei primi nove mesi:
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quasi 1.000 interventi con elicotteri e oltre 23.000 lanci
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oltre 450 interventi con canadair e più di 5.300 lanci
La correlazione tra numero di roghi e interventi non è uniforme: nella provincia di Agrigento, ad esempio, con circa 2.100 incendi si contano solo 163 interventi col mezzo aereo. Nella provincia di Palermo, con 860 roghi, gli elicotteri sono intervenuti 232 volte con quasi 5.000 lanci.
Incendi nelle aree protette e responsabilità scarsa
Il 39% degli ecosistemi forestali colpiti ricade in aree protette, molte all’interno della rete Natura 2000. Nell’estate del 2025 si sono registrati casi gravi:
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In provincia di Trapani, un incendio ha devastato oltre 55 km² tra Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci e San Vito Lo Capo, interessando riserve naturali come Monte Cofano e lo Zingaro.
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In province interne come Enna e Caltanissetta, tra il 22–23 luglio e il 13 agosto sono andati distrutti boschi per circa 11 km², anche nelle zone Natura 2000.
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In Campania, sulle pendici del Vesuvio, tra il 5 e il 12 agosto un incendio ha bruciato circa 8 km², di cui 3 km² boschivi, in aree parte del Parco Nazionale del Vesuvio.
Nonostante l’estensione dei danni, le denunce sono poche: in Sicilia si registra 1 denuncia ogni 32 incendi, secondo Legambiente. Nel 2024, la regione è prima per ettari bruciati, ma solo quarta per reati accertati (351). I reati sono spesso legati a speculazioni edilizie o al business dello spegnimento privato.
Verso la stagione antincendio 2026: tecnologia e prevenzione al centro
Con la chiusura ufficiale della stagione prevista per il 31 ottobre, l’attenzione resterà alta in Sicilia. Se l’autunno non porterà piogge significative, non si escludono nuovi focolai anche in giornate isolate.
La programmazione per il 2026 dovrà puntare su:
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prevenzione tempestiva e manutenzione boschiva
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uso più efficiente delle risorse regionali
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maggiore impiego dei lavoratori stagionali
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nuove tecnologie: termocamere con intelligenza artificiale per monitorare vaste aree e inviare alert precoci
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rafforzamento degli strumenti investigativi per identificare i responsabili.
di Simone Olivelli
1 Commenti
Mafiosi e coglioni...il forzista bullo, passeggio e violazione di domicilio..
Non voto..