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Nove proposte per la ripresa sostenibile

Nove proposte per la ripresa sostenibile

Nove proposte per la ripresa sostenibile

Nove proposte per rimettere al centro la tutela della biodiversità e il ruolo dei parchi per la ripresa in chiave di sviluppo sostenibile. Con questo intento, Federparchi è intervenuta a Montecitorio sul Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Tra queste, tre sono a costo zero per lo Stato mentre le altre sei richiederebbero interventi nel Recovery Plan.

“Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha spiegato il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri - non vi è alcun riferimento dettagliato alla tutela della biodiversità, né tantomeno al ruolo che le aree protette possono svolgere”.

“Un piano di ripresa per il Paese - ha aggiunto Sammuri - alla luce della politica europea sul Green Deal e della Strategia Europea per la Biodiversità 2030, non può prescindere dall’adottare misure dirette e specifiche di protezione e restauro della biodiversità e degli ecosistemi e porre attenzione particolare alla protezione e all’uso sostenibile delle risorse terrestri e marine”.

“Occorrono misure - ha sottolineato il presidente di Federparchi - alcune a costo zero, per mettere il sistema italiano dei parchi in condizione di offrire un contributo da protagonisti per la ripresa in chiave sostenibile del Paese”.

“In questo contesto - ha specificato Sammuri - è veramente singolare che lo stato italiano limiti la possibilità di spesa degli enti parco, non sulle risorse che dovranno essere stanziate, ma su quelle che giacciono nelle casse dei parchi nazionali.

“Stiamo parlando - ha concluso il presidente di Federparchi - di oltre 120 milioni di euro, una goccia rispetto al Pnrr, ma sono risorse che già ci sono e vanno semplicemente sbloccate, consentendo agli enti una gestione per budget e non l’attuale limitazione che impedisce di spendere oltre un certo limite per l’acquisto di beni e servizi”.

il parco dei monti sicani

Parco dei monti Sicani

Azioni a costo zero

1 - Sbloccare il limite per spese per beni e servizi per i parchi nazionali

2 - Estendere i finanziamenti per il clima alle aree protette regionali ed ampliare la tipologia dei progetti finanziabili

3 - Permettere alle aree protette di generare più facilmente entrate proprie gestendo direttamente servizi di carattere turistico che, attraverso l’elevata qualità, siano da traino alla ripresa del settore

il parco fluviale dell'alcantara

Parco fluviale dell'Alcantara

Azioni da finanziare con risorse del PNRR

4 - Piani d’azione e monitoraggio, almeno all’interno delle aree protette, per le specie animali e vegetali inserite nelle direttive europee o che siano minacciate di estinzione rispetto alle Liste Rosse italiane

5 - Interventi di miglioramento e ripristino degli habitat nelle aree protette

6 - Favorire la gestione forestale sostenibile, migliorare la capacità di assorbimento della Co2 delle superfici e dei suoli forestali e delle praterie, comprese le praterie marine di posidonia. Aumentare la resilienza delle foreste e degli habitat marini ai cambiamenti climatici e favorire l’erogazione dei servizi eco-sistemici

7 - Infrastrutture per la fruizione turistica e la divulgazione ambientale nelle aree protette (Centri visita, strutture ricettive, centri di educazione ambientale, piste ciclabili)

8 - Creazione della “grande rete nazionale dei parchi”, che metta a sistema i valori naturali e culturali di tutti i parchi italiani attraverso un portale nazionale valorizzato anche dall’Enit

9 - Implementare un progetto unico nazionale per il settore “Parchi e One Health” in cui i parchi e le aree protette costituiscano l’hub operativo.

parco nazionale dei nebrodi sicilia

Parco nazionale dei Nebrodi

Il sistema parchi in Italia

In Italia ci sono 24 Parchi Nazionali, 133 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 30 Aree Marine Protette, oltre trecentosessanta Riserve regionali, inoltre una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000. Calcolando anche questi ultimi parliamo di più del 20% del territorio italiano.

Parchi e riserve sono un bene fondamentale per l’ambiente, scrigni di bellezze naturalistiche e paesaggistiche. Sono 502 i Comuni interessati dai soli Parchi Nazionali, ovvero il 6,3% del totale; 3765 quelli che hanno almeno un sito Natura2000 rientrante nella loro superficie; praticamente la metà dei Comuni italiani è interessata da un’area protetta. I parchi, inoltre, sono i luoghi migliori dove si può trascorrere del tempo e il Covid-19 lo ha mostrato chiaramente: sono spazi aperti dove stare meglio a livello salutare.

È dimostrato scientificamente che il contatto con la natura aumenta le difese immunitarie e aiuta il benessere e la ripresa psico-fisica delle persone, sane o malate che siano. A beneficiarne sono soprattutto giovani, donne e soggetti a basso reddito.

redazione

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