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Ponte sullo Stretto, i potenziali vantaggi e l’eterno dibattito

Ponte sullo Stretto, i potenziali vantaggi e l’eterno dibattito

Ponte sullo Stretto, i potenziali vantaggi e l’eterno dibattito

Il Ponte sullo Stretto di Messina continua a essere l'argomento del giorno quando si parla di infrastrutture in Sicilia: dopo l'apertura dell'Ue alla sua realizzazione, sul tema sono intervenuti anche esponenti della politica nazionale.

In particolare, su QdS, hanno rilasciato delle dichiarazioni Marco Gabusi, assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, e Raffaele Stancanelli, parlamentare europeo. Entrambi concordano sull'importanza del Ponte, sulla necessità della sua realizzazione e sui benefici [1] che questa infrastruttura potrebbe garantire a tutta l'area Mediterranea.

Stancanelli: "Ponte sullo Stretto non può essere oggetto di disputa ideologica"

Nonostante l'Ue abbia manifestato l'intenzione di realizzare il ponte per collegare la Sicilia al resto d'Italia, lo scontro politico sull'infrastruttura dura ormai da decenni. Sembra quasi un paradosso che un'opera che, a detta di molti, potrebbe garantire diversi benefici non solo alla Sicilia ma a tutta l'Italia e all'area mediterranea sia così osteggiata.

Eppure questo accade. Raffaele Stancanelli ritiene che questo paradosso sia dovuto all'incapacità della politica siciliana e dei siciliani di comprendere le potenzialità del Ponte sullo Stretto di Messina.

"Il Ponte sullo Stretto non può essere oggetto di disputa ideologica perché è riconosciuto essenziale non solo per la Sicilia ma per tutto il Meridione, per evitare l'isolamento del Sud dalle rotte commerciali", spiega l'eurodeputato a QdS.

Commentando l'impegno dell'Ue per la realizzazione del ponte, Stancanelli aggiunge: "Mi fa piacere che la Commissione europea sia favorevole [2] a quest'importante opera".

Favorevoli VS contrari, dalla Sicilia a Bruxelles

Parlando dello scontro intorno al tema, il politico commenta: "Purtroppo in Italia si è ideologizzata quest'infrastruttura e ci sono frange della politica, di cui alcune anche al Governo (tipo il M5S e, a volte, l'estrema sinistra), che vedono il ponte come fumo negli occhi. Invece sarebbe una soluzione ai problemi della Sicilia e del meridione".

Anche se dall'Ue arriva un commento favorevole alla realizzazione del ponte, a Bruxelles non mancano i contrari. "Anche il parlamento europeo è ideologizzato. Ma noi sappiamo che se il Governo nazionale fosse rigoroso sul tema, non si porrebbe il problema perché la Commissione si è già espressa", spiega Stancanelli.

Ponte sullo Stretto: "Problema di fondi, non di leggi"

Per l'europarlamentare, il Governo Draghi continuerebbe a ignorare l'urgenza della questione meridionale e, di conseguenza, l'importanza del Ponte sullo Stretto. In più, per Stancanelli, tra fondi Ue e dei privati, il ponte potrebbe essere costruito con un contributo minimo dello Stato.

"Il ponte potrebbe essere costruito anche senza i fondi dello Stato perché tra i fondi europei e quelli dei privati, l'intervento statale sarebbe minimo: solo un miliardo", spiega.

Gabusi sul ponte: "Tutti ne potremmo beneficiare"

Per l'assessore alle Infrastrutture del Piemonte, Marco Gabusi, la realizzazione del Ponte sullo Stretto garantirebbe benefici per tutta l'Italia, soprattutto in termini di aumento del Pil e degli scambi commerciali.

"Siamo coscienti che le infrastrutture che collegano meglio i territori servono e sono utili per creare sviluppo. Credo che quella della realizzazione del ponte sia un'istanza da valutare e la coglierei positivamente, perché la marginalità della Sicilia l'ha subìta anche il Piemonte, seppur in maniera diversa".

Gabusi sottolinea l'importanza della realizzazione del ponte, ma anche la necessità di organizzare al meglio i lavori. Questo per avere un'infrastruttura reale ed efficiente. "Naturalmente si tratta di un'opera che, essendo molto impattante, deve essere fatta e immaginata con tutte le cautele del caso. Bisogna mettere costi e benefici sul piatto della bilancia. Io credo che i siciliani l'abbiano fatto e, se prevalgono coloro che vogliono fare il ponte, evidente è un'opera che serve e va realizzata".

"Il Ponte sullo Stretto è una priorità per la Sicilia, come era la Tav per l'Italia e per il Piemonte. Quindi bisognerà farlo bene e spiegare a tutti perché si fa e gli impatti che avrà. Bisogna decidere e non far finta di decidere allungando i tempi.

Parlando dei potenziali vantaggi del ponte per il nord, l'assessore piemontese conclude così il suo intervento: "Al sistema Paese, il ponte darebbe molti vantaggi. Avere un territorio più interconnesso vuol dire molto. Credo che indirettamente ne potremmo beneficiare tutti, anche in termini di aumento del Pil e degli scambi commerciali".

Interviste di Gabriele D'Amico e Antonio Leo (Quotidiano di Sicilia)

 

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