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Continua l'emergenza rifiuti in Sicilia: e nel Catanese indifferenziato una volta al mese

Continua l'emergenza rifiuti in Sicilia: e nel Catanese indifferenziato una volta al mese

Continua l’emergenza rifiuti in Sicilia: e nel Catanese indifferenziato una volta al mese

Caro bolletta e rifiuti, ci risiamo. I costi energetici in rialzo che si traducono in aumento del prezzo del conferimento dell'organico costringono i sindaci a prendere provvedimenti. Sebbene impopolare. Come nei comuni serviti dalla Srr Catania nord, presieduta dal sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, che ha comunicato che la raccolta dell'indifferenziato avverrà una volta al mese nel comune che amministra anche se, il provvedimento riguarda, oltre a Riposto, Adrano, Bronte, Randazzo, Maletto, Castiglione, Linguaglossa, Piedimonte, Calatabiano, Fiumefreddo, Mascali, Giarre, Santa Venerina e Acireale.

Indifferenziata raccolta una volta al mese

"Costretti ad effettuare i prelievi solo una volta al mese per evitare che si sforino i bilanci”. E' quanto scrive Caragliano su Facebook. Dove parla di "misure drastiche nella raccolta dei rifiuti indifferenziati la cui quantità sproporzionata da conferire in discarica rischia di arrecare un grave danno al bilancio dell’Ente". Insomma, all'orizzonte si profila una nuova emergenza. In tutta l'isola, tanto da spingere Cateno De Luca a organizzare il "munnizza day".

Costi di discarica raddoppiati

Caragliano, nella duplice veste di presidente della Srr non nasconde la propria preoccupazione a fronte di un esponenziale aumento dei costi gestionali: da 180 euro a tonnellata si è passati a 360 euro a tonnellata. “Un aumento vertiginoso di circa il 150% - sostiene - che ci impone di mettere in atto un nuovo modus operandi nel ciclo dei rifiuti. Tutti i Comuni della Srr Catania Nord si stanno adoperando per cambiare registro. Questi costi non sono più sostenibili – afferma Caragliano – la differenziata a Riposto al momento si attesta attorno al 50%. In questa fase appare come un miraggio l’obiettivo del 65%".

Tari, rischio aumenti

Il rischio è l'aumento della Tari che già in diversi Comuni è stata maggiorata: a Catania, ad esempio, il consiglio comunale ha deliberato l'aumento del 18%. "Avvertiamo i cittadini che d’ora in avanti gli operatori ecologici preleveranno solo i rifiuti differenziati nel pieno rispetto dell’ecocalendario in vigore nelle varie zone della città - continua il sindaco. L’indifferenziato lasciato in strada sarà censito, ma raccolto solo quando si potrà farlo. Contiamo di effettuare un prelievo una volta al mese, cosi come stanno già facendo diversi Comuni".

"Una scelta inevitabile"

Una scelta inevitabile, secondo il sindaco che annuncia che "i rifiuti resteranno lì sulla strada", benché, nel frattempo – chiarisce il sindaco - sarà intensificata l’attività di vigilanza con telecamere, mentre saranno comminate le previste sanzioni amministrative a carico di quei cittadini incivili che non rispettano le regole". Il sindaco Caragliano, nella veste di presidente della Srr anticipa che sulla delicata questione dei rifiuti indifferenziati si sta richiedendo l’attivazione di un tavolo urgente in prefettura.

Catania, assemblea a Librino

Non va meglio a Catania dove il porta a porta stenta a funzionare in alcuni quartieri. Come Librino, ad esempio, dove i cumuli di rifiuti si accatastano dappertutto nonostante il nuovo sistema sia partito da mesi. Numerose aree sono letteralmente invase tanto da costringere la ditta che si occupa dell'appalto nella zona Sud a intervenire con strumenti meccanici per eliminare le discariche. Che, comunque, si riformano continuamente. Lo abbiamo testimoniato più volte. Una situazione al limite di cui si discuterà in occasione di un'assemblea pubblica.

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