Siccità in Sicilia, dai dati di luglio e agosto situazione estremamente preoccupante

Siccità in Sicilia, dai dati di luglio e agosto situazione estremamente preoccupante

Siccità in Sicilia, dai dati di luglio e agosto situazione estremamente preoccupante

I report relativi alla siccità nei mesi di luglio e agosto 2024, stilati dall’Autorità di bacino del distretto ideografico della Sicilia, mettono nero su bianco una condizione estremamente preoccupante, e che necessita di interventi tempestivi e incisivi perché non peggiori ulteriormente. In questi report viene descritta l’evoluzione meteo climatica dell’Isola, tenendo conto delle temperature e delle precipitazioni registrate nelle diverse stazioni di rilevamento. Il mese di luglio, in continuità ai mesi precedenti, è stato caratterizzato da temperature al di sopra della media stagionale di lungo periodo. In particolare, quasi tutto il mese ha fatto registrare temperature massime ben al di sopra dei 35 gradi centigradi, e in molti casi anche superiori ai 40 gradi.

Siccità in Sicilia, i territori infuocati e i dati di luglio e agosto 2024

A Menfi, in provincia di Agrigento, sono stati toccati i 42,5 gradi; a Cinisi, nel Palermitano, i 42 gradi. La media tra temperature massime e minime si è mantenuta parecchio alta, tanto che a Palermo ha superato i 30 gradi, mentre sempre Cinisi conserva il primato nell’intera regione, arrivando a una media di 31,5 gradi e mezzo nel mese. Lo stesso andamento è stato registrato nel mese di agosto. In particolare, tranne che nelle località più dell’entroterra, si registra una bassa escursione termica, con le temperature che si sono mantenute alte anche la notte, con una media che si avvicina ai 20 gradi. Se si guardano i dati relativi alle precipitazioni medie mensili, se il mese di agosto si è mantenuto appena sotto la media registrata nel periodo che va dal 1990 al 2020, nel mese di luglio ha piovuto veramente pochissimo, e tale risultato rispecchia i risultati degli ultimi tre anni. Nel settimo mese dell’anno sono stati registrati appena 2 millimetri di pioggia, contro una media di 10 millimetri nei 30 anni considerati. Le situazioni più critiche a Trapani, Enna, Siracusa e Ragusa dove praticamente non c’è stato un solo goccio d’acqua piovuto dal cielo.

Ultimo triennio terribile

Ancora peggio erano andati il 2022 e il 2023, quando le piogge sono state così scarse da non essere praticamente rilevate. Un insieme di condizioni che portano a una continua e inarrestabile riduzione delle riserve idriche della Sicilia, che soffrono fortemente anche delle cattive condizioni strutturali degli impianti e che causano la dispersione di molta parte della preziosa risorsa. Non a caso, è stata una estate segnata dal razionamento dell’acqua in moltissime città, che sta proseguendo anche nei primi mesi autunnali, per scongiurare la possibilità che le risorse si esauriscano a causa della siccità.

“Emergenza annunciata”

“Quella che stiamo vivendo in Sicilia è un’emergenza annunciata, provocata dalla riduzione delle piogge e dal cambiamento climatico, informazioni che già avevamo e che già sapevamo avrebbero inciso sul problema della siccità – ha avuto modo di dire Gabriella Messina, segretaria regionale Cgil Sicilia -. Si partiva da una situazione di problemi strutturali con tratti emergenziali: il sistema idrico, dall’approvvigionamento alla distribuzione, ha forti carenze. Agli effetti del cambiamento climatico dobbiamo aggiungere anni di mancati interventi strutturali sugli invasi e sulle reti idriche, fra dighe incomplete e strutture così fatiscenti e indecorose da essere definire reti idriche colabrodo”. Una situazione che la Regione sta cercando di risolvere o almeno arginare attraverso l’attivazione dell’ufficio del commissario per l’emergenza siccità, che da mesi sta lavorando per trovare soluzioni e opportunità per sostenere in particolar modo le aziende agricole e zootecniche in questo momento di grande difficoltà. Michele Giuliano

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