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Strada Statale 121, lo scempio dei rifiuti, il sindaco di Regalbuto interviene

Strada Statale 121, lo scempio dei rifiuti, il sindaco di Regalbuto interviene

Strada Statale 121, lo scempio dei rifiuti, il sindaco di Regalbuto interviene

Da Strada Statale a discarica a cielo aperto. Il quadro che si presenta davanti a chi percorre le arterie siciliane della viabilità ha dell’assurdo: ai panorami mozzafiato si affiancano rifiuti di ogni genere e dimensione giacenti lungo le carreggiate - in alcuni punti diventano cumuli -, fonti di danni ambientali e minacce alla salute di ognuno.Inciviltà e ignoranza muovono le mani di coloro che volontariamente depositano spazzatura e oggetti più o meno ingombranti (dagli elettrodomestici ai seggiolini per bambini) ai bordi delle strade, noncuranti degli effetti che questo loro gesto produrrà a lunga gittata. I rifiuti abbandonati e dunque non correttamente smaltiti inquinano acque, suolo e vegetazione e, entrando così nel ciclo di produzione, giungono sulle nostre tavole.

IL CASO DELLA SS 121

Un così indecente scenario è quello che si presenta lungo la Strada Statale 121. Nel tratto che collega i Comuni di Paternò, in provincia di Catania, e Regalbuto (Enna) la quantità di rifiuti giacenti ai bordi della carreggiata lascia sgomenti e, anche qui, si alternano sacchi colmi di spazzatura, rifiuti ingombranti e rifiuti singoli.

Un tale spettacolo non ha lasciato indifferente il sindaco del Comune dell’ennese, Francesco Bivona, che nei giorni scorsi ha segnalato la questione ad Anas. Tra le parti, come anche testimoniato dalla stessa Anas ai nostri microfoni, ci sono state delle interlocuzioni.

“Anas, che trovandosi a detenere nelle proprie pertinenze stradali i rifiuti abbandonati da parte di cittadini incivili è parte lesa, ha già avviato le dovute interlocuzioni con i tecnici del Comune di Regalbuto, maggiormente interessato dal fenomeno. Anas pertanto - ci fanno sapere - procederà, mediante ditta incaricata, alla raccolta e rimozione dei rifiuti solidi urbani provvedendo anche al successivo conferimento in discarica, previa autorizzazione da parte dell'amministrazione comunale”.

Alessandra La Farina

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