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Tutto fermo per gli alloggi popolari a Catania

Tutto fermo per gli alloggi popolari a Catania

Tutto fermo per gli alloggi popolari a Catania

CATANIA - Oltre cinquemila famiglie in attesa di una casa. Mentre in città le palazzine completate non vengono consegnate, quelle da finire non vengono terminate e nulla si sa relativamente alle graduatorie. Ieri mattina, i sindacati degli inquilini hanno organizzato un sit in a Librino, precisamente al viale Moncada 16: qui, due anni fa, il Comune ha realizzato una palazzina nuova di zecca. Eppure, non nessun alloggio è stato consegnato.

Giusi Milazzo del Sunia ha chiesto incontro con il commissario Portoghese

“Siamo qui perché la graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi non è ancora uscita – afferma Giusi Milazzo, segretaria regionale del Sunia. Due mesi fa è uscita quella provvisoria, ma non abbiamo notizie di quella definitiva. Un paradosso. Ogni mese cambia un direttore al Patrimonio e noi non abbiamo interlocutori”. Per questo Sunia, insieme a Sicet e Uniat, hanno chiesto un incontro con il neo commissario del Comune di Catania, Federico Portoghese. Affinché comunichi la situazione delle graduatorie, illustri quali immobili sono disponibili e quali potranno esserlo a breve. “C’è grande fame di case – continua Milazzo - e 24 alloggi, per quanto irrisori su un bisogno enorme, potrebbero significare tanto. Non possiamo andare avanti così, tra il disinteresse della politica e delle istituzioni. Parliamo di 5000 famiglie e non si tratta di graduatorie aggiornate”.

Che fine hanno fatto gli alloggi popolari promessi?

Vogliono sapere non solo chi ha diritto a un alloggio, ma anche che fine hanno fatto quelli promessi, quasi finiti e mai consegnati. “Con la pubblicazione delle graduatorie “sfrattati e disagio socio economico”, la riqualificazione delle due Torri a Librino, e le risposte in merito alle reiterate richieste di intervento al Comune di Catania, molte famiglie sarebbero finalmente sollevate dal penoso status di “senza casa” e dal pericolo sfratti” – affermano Agata Palazzolo (Sunia), Francesco Nicolosi (Sicet), Giuseppe Camarda (Uniat).In questi elenchi, secondo quanto affermato dai sindacalisti, risultano inseriti oltre 1.700 concorrenti che chiedono al Comune l’assegnazione di un alloggio di edilizia pubblica poiché si trovano in una situazione di grave disagio abitativo o sfrattati dalla propria abitazione. “Oltre a queste graduatorie, nel mese di giugno di quest’anno, è stata pubblicata la graduatoria definitiva – aggiornamento 2015 – per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica di proprietà dell’Iacp di Catania, nei cui elenchi risultano inseriti circa 3.800 famiglie” – proseguono. Il crescente disagio abitativo a Catania sarebbe anche legato, secondo i manifestanti, al numero elevato di sfratti per morosità emessi nei confronti di centinaia famiglie colpite dalla crisi economica accelerata da quella sanitaria. Famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese, andando ad aumentare il numero di chi si rivolge ai centri di assistenza.

“I dati pubblicati dal Ministero degli Interni hanno evidenziato per la città di Catania un incremento del 45,16% – sottolinea Palazzolo -. Di fronte a questa crescente emergenza non trova spiegazione l’immobilismo da parte delle Istituzioni ed in particolare del Comune di Catania”. Una situazione grave di cui la politica sembra disinteressarsi, sottolinea Camarda, mentre Nicolosi assicura che, di fronte al perdurare del silenzio, sarà protesta.

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