Nel decreto sostegni c’è un provvedimento dedicato in particolare ai genitori separati o divorziati che sono in difficoltà economiche.

Si tratta di un fondo che mira a garantire l’assegno di mantenimento. Il contributo può coprire una parte o l’intero assegno per un massimo di 800 euro al mese.

I dettagli e i criteri sull’erogazione saranno inseriti in un decreto del presidente del Consiglio che arriverà al massimo 60 giorni dalla conversione in legge del Decreto 41/2021 sui sostegni. Il via libera potrebbe arrivare nei prossimi giorni o, comunque, entro il 21 maggio (data in cui il decreto, se non convertito in legge, è destinato a scadere). Vediamo nello specifico come funzionerà.

A chi si rivolge?

Sebbene non siano stati ancora definiti in maniera precisa i requisiti, si evince dal testo al vaglio della Camera che l’aiuto sarà destinato ai genitori separati che hanno “cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa” a causa del Covid.

Una condizione questa essenziale per poter avere accesso al fondo, in quanto conferma le difficoltà di chi – avendo il dovere di versare il mantenimento – non può garantire il pagamento dell’assegno stesso entro i tempi e nei modi stabiliti dagli accordi di separazione.

Secondo il documento, l'accesso al Fondo, sembra essere consentito per il solo pagamento degli assegni per il mantenimento dei figli. Sembrerebbe esclusa quindi la possibilità per il lavoratore separato o divorziato di poter fruire di questi contributi per il pagamento dell’assegno spettante al coniuge o ex coniuge a seguito di separazione o di scioglimento del matrimonio

A quanto ammonta?

Il provvedimento prevede l'istituzione presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, di un Fondo da 10 milioni di euro per il 2021 per l'erogazione di una parte o dell'intero assegno fino a un massimo di 800 euro al mese.