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Campagna “Accanto agli ultimi” già vaccinate oltre mille persone

Campagna “Accanto agli ultimi” già vaccinate oltre mille persone

Campagna “Accanto agli ultimi” già vaccinate oltre mille persone

PALERMO - Sono oltre mille le persone che dal 26 aprile a oggi hanno ricevuto il vaccino anticipato Covid grazie alla campagna “Accanto agli ultimi” lanciata dalla Regione Siciliana e portata avanti in collaborazione con la Struttura commissariale per l’emergenza Covid a Palermo, il Comune e le associazioni del territorio. I medici vaccinatori hanno raggiunto poveri, senzatetto e abitanti delle zone più periferiche e complesse della città.

“Continueremo a recarci anche nei quartieri – ha detto il commissario per l’Emergenza Covid di Palermo Renato Costa - ma la nostra sfida più grande, adesso, ancora di più dopo l’esperienza che abbiamo vissuto con “Accanto agli ultimi”, è provare a convincere le persone a venire all’hub vaccinale”.

“Pensiamo – ha aggiunto - a un servizio navetta che accompagni chi non ha la possibilità di raggiungerci. In molte periferie abbiamo immunizzato residenti che vivono il quartiere come un guscio da cui non escono mai. Il vaccino può essere una buona occasione per farlo, diventando non solo garanzia del diritto alla salute, ma anche opportunità di riscatto sociale”.

Nei giorni scorsi due squadre di medici hanno fatto tappa al Centro Astalli e al Centro Agape, a Ballarò, dove sono stati vaccinati circa cento immigrati. Molti sono abitanti del quartiere da anni, altri sono arrivati in Sicilia da poco, per lo più dall’Africa, dopo lunghi viaggi della speranza.

“Abbiamo costruito una rete – ha spiegato Amalia Sanfilippo, medico e referente sanitario del Centro Astalli – che si chiama SaluTiAmo e di cui fanno parte, oltre al Centro Astalli e al Centro Agape della Caritas, anche l’Arci Porcorosso, Medici senza frontiere, l’ambulatorio di Etnopsichiatria e altre realtà. L’obiettivo è migliorare i servizi sanitari per queste persone, aiutarle nella scelta del medico, nella prenotazione delle visite specialistiche e in tutto quello di cui hanno bisogno per essere inserite in un percorso sanitario”.

“Poter vaccinare queste persone – ha concluso - per noi è una conquista, una necessità cui il commissario Costa, che avevamo sollecitato, si è mostrato sensibile. E una goccia nel mare, ma il mare è pur sempre fatto di gocce”.

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