Un fenomeno da 100 mila contatti negli ultimi 3 anni all’help desk Anticaporalato del progetto Su.Pr.Eme, promosso dalla Regione Siciliana per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Sono stati duemila i casi presi in carico dagli operatori e, tra questi, 192 hanno riguardato vittime accertate di sfruttamento lavorativo. I dati sono stati diffusi da Palazzo D’Orleans lo scorso giugno. Il caporalato in Sicilia è anche un fenomeno violento. Non sono stati registrati morti ufficiali negli ultimi anni, ma è rimasto irrisolto il caso di Diane Douda, impiegato nel cementificio della Sgv Calcestruzzi di Acate, scomparso e mai più ritrovato.
“Agricoltura flagellata da serpe mafiosa”
Per parlare di caporalato è arrivato in Sicilia il sottosegretario di Grazia e Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, netto nel suo intervento contro la mafia, il caporalato e la mafia dei pascoli. “L’agricoltura è ancora oggi flagellata da una serpe che dobbiamo estinguere, che è quella mafiosa”. Riferendosi alla mafia dei pascoli, Delle Vedove ha aggiunto: “Contro le frodi e le truffe all’Unione Europea sulle erogazioni di fondi a società fittizie o infiltrate che producono documentazione falsa, gli strumenti esistono, ma dobbiamo sempre seguire il passo della criminalità organizzata”. L’ultima azione del governo risale alla scorsa estate. “Nel luglio del 2024 uno straordinario ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottoscritto con il Ministero degli Interni un protocollo per restituire 9mila terreni confiscati ai mafiosi e rimetterli al libero mercato e ai giovani che vogliono fare impresa. È una vittoria straordinaria, non solo e non tanto quando si confisca il bene, ma quando si riesce nuovamente a restituirlo alla collettività. Se poi la terra e il bene è del mafioso, è una vittoria straordinaria dello Stato” .
Musumeci ottimista: “Le istituzioni devono sostenere gli imprenditori coraggiosi”
Intervistato dai giornalisti, il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha mostrato ottimismo: “Sono convinto che lo Stato abbia dato significativi risultati sul fronte della lotta alla mafia e che tanto ci sia ancora da fare. Serve un confronto tra le diverse istituzioni per sostenere gli agricoltori contro il caporalato, per il controllo dei mercati ortofrutticoli. Fare impresa in Sicilia è come camminare a piedi nudi sui vetri rotti. Abbiamo il dovere come istituzione di stare accanto agli imprenditori coraggiosi per consentirgli di fare bene l’attività aziendale e conquistare nuovi spazi di mercato senza dovere condividere la loro sorte con le organizzazioni criminali. Sono convinto che questo sarà uno degli obiettivi che conquisteremo insieme agli agricoltori”.
Piantedosi: “Cassibile miglior progetto italiano per i lavoratori agricoli stranieri”
L’incontro è stato chiuso del Ministero dell’interno. Matteo Piantedosi ha riconosciuto nell’Ostello dei migranti aperto lo scorso anno a Cassibile un modello per i territori che vivono la necessità di ospitare lavoratori agricoli stranieri.
“A Cassibile c’è il miglior progetto italiano. È stato un intervento fatto di assegnazione, credo, di un immobile del Comune, che attraverso l’accesso a fondi di varia estrazione del Ministero dell’interno (Programma operativo nazionale legalità, Programma operativo complementare legalità, Fondo asilo migrazione) quest’anno ha visto l’accesso di 251 persone. È un’iniziativa molto importante, un modello che cercheremo di rapportare ed esportate anche in altri ambiti del nostro paese che hanno il problema degli stranieri che vengono a lavorare soprattutto nel settore agroalimentare”. La prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella, presente all’appuntamento ha dichiarato saranno aumentati i posti letto, non i volumi, nel presidio cassibilese.
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