CATANIA - “Non possiamo dire no a priori ai supermercati, sarebbe un approccio inutilmente grillino”. Sono le parole scelte dall'assessore alle Attività produttive del Comune di Catania, Giuseppe Gelsomino, per commentare la futura apertura di un nuovo punto vendita della grande distribuzione nel capoluogo etneo. Stavolta si tratta di uno di quei posti ritenuti – per quel che può valere in una città in cui bastano poche centinaia di metri per passare da condizioni socio-economiche medio-alte a situazioni di degrado – il salotto buono: l’angolo tra il corso Italia e la via Martino Cilestri. Il colore predominante del supermercato sarà il blu, quello di Eurospin: a portare avanti il progetto è infatti il colosso che a Catania ha deciso di puntare in maniera forte, con più aperture nel giro di pochi anni.
Al momento il cantiere del nuovo supermercato di Corso Italia è fermo
Dopo il completamento delle opere di consolidamento, con i micropali su corso Italia e via Pola, al momento il cantiere è fermo. Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, il prossimo passo sarà l'affidamento dei lavori di movimento terra collegati agli scavi che bisognerà effettuare e al relativo trasporto in discarica dei materiali di risulta. A riguardo, la società ha indetto una gara d'appalto per individuare l'impresa che dovrà occuparsene: trattandosi di lavori privati, non ci sono obblighi di informazione, ma l'appalto dovrebbe aggirarsi intorno ai 300-400mila euro.
Il supermercato avrà due piani interrati e adibiti a parcheggio
Una volta completato, il supermercato avrà due piani interrati e adibiti a parcheggio, un piano terra adibito alla vendita che, considerando anche magazzino e servizi, occuperà una superficie di oltre mille metri quadrati, e poi due ulteriori piani adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, di cui l'ultimo, leggermente più piccolo, ma comunque di quasi 900 metri quadrati. “Abbiamo avviato il cantiere nel 2023, entro i termini consentiti dall'autorizzazione che abbiamo ricevuto”, dichiara al Quotidiano di Sicilia l'ingegnere Agatino Bonaccorsi, responsabile di sviluppo per Eurospin Sicilia.
La società, che a fine mese vedrà scadere l'anno di amministrazione giudiziaria disposto dal tribunale di Reggio Calabria per i presunti rapporti con esponenti della 'ndrangheta, a settembre 2022 aveva ottenuto la voltura del permesso di costruire precedentemente concessa dal Comune alla Immobiliare Cristo Re. Le quote di quest'ultima sono tutte detenute dalla società Industria e Patrimonio srl, di proprietà della famiglia Scuto. Il capostipite, Michele, fu tra i costruttori del Centro Sicilia di contrada Tenutella a Misterbianco ed è cugino di Sebastiano Scuto, l'ex patron di Aligrup da circa quindici anni a processo per associazione mafiosa e in attesa di conoscere la conclusione del terzo giudizio d'appello, dopo i precedenti due annullamenti da parte della Cassazione.
Immobiliare Cristo Re nel 2014 aveva ottenuto il permesso a costruire una palazzina dotata di tre piani interrati per parcheggio. I piani della società cambiano nel 2021, quando il Comune dà il proprio assenso alla variante del permesso di costruire per investire in un edificio commerciale per la vendita di prodotti alimentari e non. Una decisione, quella di Immobiliare Cristo Re, che a sua volta era stata frutto di un precedente accordo con Eurospin, concretizzatosi nel 2019 con la firma di un preliminare di compravendita.
L'uscita di scena della società della famiglia Scuto arriva così all'inizio dell'autunno 2022. Il 29 settembre il Comune rilascia la voltura del permesso di costruire a Eurospin Sicilia, impegnando il colosso della grande distribuzione a iniziare i lavori entro un anno e a concluderli nell'arco di un triennio dall'avvio del cantiere. “Le opere sono iniziate e la società è in regola con il pagamento degli oneri per l'occupazione del suolo pubblico”, fanno sapere a questa testata dalla direzione Attività produttive.
A Catania manca un piano commerciale
Se l'iter, seppure debba ancora entrare nel vivo, sta andando avanti, il tema di natura politica – ovvero quale sia la visione della città da parte di chi la governa – resta di stretta attualità. L'indirizzo, tanto nel corso della sindacatura Pogliese che dell'attuale a guida Enrico Trantino, sembrerebbe lo stesso: non interferire con l'iniziativa privata. “Quello della pianificazione non è un tema che intendiamo sottovalutare, ma bisogna farlo con gli strumenti adeguati e il principale di questi si chiama piano commerciale – dichiara l'assessore Gelsomino al Quotidiano di Sicilia –. Finché non ne avremo uno nuovo, mancheranno gli strumenti per razionalizzare la proposta di attività commerciali, comprese la grande distribuzione”.
Quali tempi toccherà attendere?
Naturale chiedersi quali tempi toccherà attendere: “Il principale ostacolo è costituito dalla mancanza di risorse umane negli uffici di competenza, per questo – prosegue l'assessore della giunta Trantino – la nostra intenzione è quella di arrivare in pochi anni a nuove assunzioni e così poter lavorare nel più breve tempo possibile al nuovo piano”.
Quanti supermercati sorgeranno nel frattempo?
Quanti supermercati potranno sorgere nel frattempo? “È vero che a Catania non sono pochi i punti vendita della grande distribuzione, ma mi sento di dire che se aprono e non chiudono è perché hanno mercato. Per quanto riguarda questo di corso Italia, qualcuno potrebbe obiettare sulla localizzazione. È vero che la nascita del supermercato potrebbe causare riflessi negativi alle botteghe della zona, ma se in quel punto si investe in un supermercato e non in un negozio di alta moda o altro è perché evidentemente – conclude Gelsomino – la forza economica messa in campo da queste importanti aziende non è alla portata di altri imprenditori”.
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