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Con i monopattini c'è un incidente grave ogni 3 giorni

Con i monopattini c'è un incidente grave ogni 3 giorni

Con i monopattini c’è un incidente grave ogni 3 giorni

Il lancio dei monopattini come dispositivi di micromobilità elettrica è avvenuto a giugno 2019 in via sperimentale, con un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma è il 2020 l’anno in cui il monopattino è diventato un vero e proprio veicolo, equiparato alle biciclette: il loro numero è cresciuto in tutte le grandi città ma anche in provincia, con l’arrivo di ben 13 aziende che oggi affittano i propri mezzi e che hanno vinto bandi pubblicati in molti centri.

l'anno scorso i sinistri gravi sono stati ben 125, uno ogni tre giorni, con un primo decesso a Budrio (Bologna) nel mese di giugno, 11 feriti in prognosi riservata e 49 feriti con prognosi superiore ai 40 giorni.  A rilanciare l’allarme sulla sicurezza della micromobilità elettrica è l'Osservatorio Monopattini dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale.

Trenta degli utenti coinvolti avevano meno di 18 anni, a dimostrazione dell’utilizzo massiccio da parte di giovanissimi, mentre una 86enne pedone è la persona più anziana coinvolta, investita da due minorenni a bordo di un monopattino a Cesena a settembre scorso.

Secondo i dati elaborati dall'Osservatorio, la principale causa di sinistro è la caduta autonoma dovuta a ribaltamento senza urto contro ostacoli fissi: “su questo aspetto, sicuramente, incidono sia la distrazione  – molti gli utenti che usano il cellulare alla guida anche per fare i selfie - sia l’inesperienza del guidatore, spesso giovanissimo, così come la manutenzione stradale di molte arterie cittadine, con buche ed avvallamenti che non facilitano l’utilizzo di un veicolo con ruote molto piccole, specie nei centri storici”.

Seguono gli scontri frontali e laterali, spesso agli incroci, dove non vengono rispettate le precedenze, e gli scontri contro ostacoli fissi.

Asaps ha contato anche 8 sinistri con conducenti di monopattini alterati dall’alcol e denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato d’ebbrezza. La regione in cui sono avvenuti gli incidenti più numerosi e gravi (56) è la Lombardia, con Milano in testa alla classifica tra le metropoli: nel capoluogo lombardo l’altissimo utilizzo di mezzi in sharing da parte dei cittadini ha il suo peso sulla percentuale complessiva.

Il Piemonte è al secondo posto con 14 sinistri gravi e Torino capofila; segue il Lazio con 13 incidente gravi, quasi tutti avvenuti a Roma, dove la situazione nei mesi post lockdown è stata particolarmente difficile. L’Emilia Romagna e l’Abruzzo contano 6 sinistri gravi nel 2020 mentre la Liguria non era tra i primi posti come regione a rischio.

 

 

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