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Coronavirus, incoraggiante in Sicilia l'aumento dei guariti

Coronavirus, incoraggiante in Sicilia l'aumento dei guariti

Coronavirus, incoraggiante in Sicilia l’aumento dei guariti

Nel giorno in cui, per via della nuova ordinanza del governatore Musumeci, scatta in Sicilia l'obbligo di mantenere sempre le mascherine, anche all'aperto, si registra un record di guariti in Sicilia secondo il bollettino diffuso ieri sera: sono 118, il dato più alto dell'ultima settimana. In totale, i pazienti che negli ultimi sette giorni sono guariti dal Coronavirus sono 462 e il dato viene definito confortante in ambienti sanitari. Razza, segnale incoraggiante Anche secondo l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza "gli oltre quattrocento guariti in Sicilia negli ultimi sette giorni sono un segnale incoraggiante". "Ovviamente - ha aggiunto - esistono anche altri numeri, ma sapere che dal coronavirus si guarisce è una iniezione di sano ottimismo anche contro chi, forse per paura, vede tutto nero. Non possiamo nemmeno dire che covid-19 non ce n'è, lo abbiamo sempre saputo, ma affermare che con il covid moriremo tutti è altrettanto sbagliato e fuorviante. Per questo consiglio a chiunque di diffidare dagli ultras di queste due assurde teorie". Musumeci, con i test rapidi avevamo visto giusto Anche il governatore Nello Musumeci è intervenuto con dichiarazioni sul coronavirus, scrivendo su Fb "Sui test rapidi ottimo il via libera del Cts nazionale, ancora una volta, possiamo dire che la Sicilia aveva visto giusto, con i due milioni di test già approvvigionati". "E sul fronte dello screening - continua il post - proseguiremo nei prossimi giorni con un nuovo provvedimento. La battaglia si vince anticipando il più possibile il numero dei casi. Dobbiamo proseguire con la prudenza e con il rispetto di tutte le regole. I prossimi giorni e le prossime settimane dipendono da noi". Ieri 163 nuovi positivi Dal bollettino diffuso ieri risultano inoltre 163 nuovi positivi in Sicilia registrati. Salgono così a 2787 i contagiati, restano 309 i ricoverati in ospedale, ma salgono a 16 quelli in terapia intensiva e 293 in regime di ricovero ordinario; 2.478 in isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono stati 6.115. Anche ieri è stata registrata una nuova vittima che porta il totale dei morti in Sicilia dall'inizio della pandemia a 310. Sul fronte della distribuzione territoriale a Palermo i nuovi positivi sono 92 e uno appartiene al cluster della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. Seguono Catania e Siracusa ciascuna delle quali con 24 casi, dodici sono i nuovi positivi a Trapani, cinque a Messina, quattro a Caltanissetta, uno ciascuno ad Agrigento e Ragusa. Focolai, sette positivi nel Nisseno Ma già i numeri non ancora conteggiati nel bollettino di ieri salgono per via dei focolai che si diffondono in Sicilia. Sette persone di Niscemi (Caltanissetta) che hanno partecipato a una festa di compleanno sono risultate positive al coronavirus. A scoprire per prima il contagio è stata una ragazza di 22 anni in gravidanza che si è sottoposta a tampone nell'ospedale di Caltagirone (Catania), dove si era recata per una visita. Dopo di lei sono stati sottoposti a tampone tutti coloro che hanno partecipato al compleanno e altre sei persone, madre e padre della ragazza, una cugina e altri tre amici sono risultati positivi. Tampone positivo anche per il proprietario di una palestra, chiusa da ieri, dove sono iscritte decine di persone. La stessa che a quanto pare frequentava la ragazzina risultata positiva qualche giorno fa e che ha manifestato tosse e febbre. Positiva anche un'altra donna di 36 anni, per un totale di nove positivi in più. Tutti sarebbero asintomatici. "Dobbiamo continuare la nostra vita normalmente - ha detto il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti durante una diretta Facebook - ma utilizzando tutte le precauzioni. Se non arrestiamo il contagio potremmo piangere le conseguenze in termini economici in conseguenza di possibili chiusure. Dobbiamo evitare che Niscemi venga dichiarata zona rossa". Altri due medici contagiati a Sciacca Intanto è salito a tre il numero di medici contagiati dal Coronavirus a Sciacca (Agrigento). Dopo il medico di base di sessant'anni, del quale domenica scorsa si era appresa la positività, ieri altri due suoi colleghi più giovani (uno tirocinante nell'ambulatorio del primo, l'altro titolare di uno studio privato) sono risultati contagiati. L'Asp di Agrigento sta risalendo a tutti i loro contatti per fissare quarantene obbligatorie e tamponi di controllo. Al momento a Sciacca i casi sono 36, mentre sono un centinaio le persone in quarantena o in autoisolamento. Palermo, dipendente Coime positivo, chiuso deposito E a Palermo un dipendente del Coime, settore del Comune che si occupa delle manutenzioni, è risultato positivo. Il deposito più in piazza Cascino, dove sono conservati i mezzi e le barriere antiterrorismo, è stato chiuso. "Abbiamo avvisato l'Asp di Palermo - ha detto il dirigente Francesco Teriaca - e presentato gli elenchi dei dipendenti che hanno lavorato con l'operaio. Attendiamo che l'Asp inizi i tamponi e i controlli". Da questi esiti dipenderà la riapertura del deposito e la ripresa delle attività della società a pieno regime.

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