di Raffaella Pessina

"Dovendo incidere su settori rilevanti nella vita quotidiana delle persone, ritengo importante valutare con estrema attenzione i provvedimenti da inserire nella nuova ordinanza per limitare il diffondersi del contagio in Sicilia. Ecco perché, dopo una giornata intensa di confronto con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e con l'assessore alla Salute, mi sono preso 24 ore di tempo prima di adottare il nuovo provvedimento".

Lo ha detto ieri a tarda sera il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.

Il Governatore ha spiegato che il provvedimento "conterrà limitazioni in alcuni settori, come gli istituti scolastici e il sistema dei trasporti, ma senza colpire le attività economiche".

Oggi Musumeci sentirà nuovamente il ministro della Salute Roberto Speranza "per un ulteriore momento di condivisione delle proposte, in uno spirito di leale collaborazione tra Stato e Regione".

Intanto ieri sera l'assessorato regionale alla Salute ha diffuso i dati del bollettino del ministero della Sanità che certifica solo 5 nuovi ricoveri in Sicilia, dei quali nessuno in terapia intensiva. Un dato ritenuto confortante dall’assessorato, ma soffiano venti di tempesta perché in tutto il resto d’Italia l’epidemia ha ripreso i contagi in modo preoccupante.

Il governo regionale ha preso atto delle proposte avanzate dal Comitato tecnico scientifico siciliano per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola, nello spirito di collaborazione con tutte le altre regioni.

Piovono critiche al governo regionale dalle opposizioni: il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo lamenta la mancanza di attenzione alle proposte che provengono da più parti.

“Ancora una volta il presidente della Regione non ha ascoltato chi lavora nel mondo della scuola, né i sindacati e neppure le forze parlamentari - aggiunge - Musumeci oltretutto dimentica che nella qualità di commissario Covid dovrebbe pubblicare la relazione del Comitato Tecnico Scientifico regionale, che i siciliani hanno il diritto di conoscere”. “Musumeci dica subito cosa intende fare, ad iniziare dalle misure per le scuole ed i trasporti pubblici – ha aggiunto Lupo - I siciliani hanno bisogno di sapere in tempo quali cambiamenti ci saranno dalla prossima settimana”.

Sostiene la tesi di una chiusura totale anche se breve Carmelo Miceli responsabile sicurezza del partito democratico: “La giunta regionale Musumeci continua a rinviare una decisione ormai improcrastinabile: in Sicilia serve un nuovo lockdown di breve durata ma immediato. A sostenerlo anche alcuni medici componenti del Cts siciliano. Il presidente Musumeci e l’assessore Razza stanno prolungando l’agonia senza assumersi nessuna responsabilità”.

Miceli dice anche che il numero dei tamponi è minimo: “Il numero dei positivi è in grave aumento, mentre ciò che manca sono i tamponi - aggiunge - La Sicilia risulta agli ultimi posti in Italia per numero di tamponi effettuati ma, soprattutto mancano i posti di terapia intensiva per pazienti Covid, cancellati da una politica miope che ha solo inseguito consensi elettorali durante le amministrative. A maggio i posti di terapia intensiva nei diversi nosocomi in Sicilia erano quasi 600, ora sono 200 e il 50% è già saturo. Scelte incomprensibili che richiedono urgentemente un cambio di rotta amministrativa”.

Per Miceli “bisogna chiudere tutto per un tempo ridotto, o pochi giorni o almeno per una buona parte della giornata” e “bisogna fare una grande campagna di comunicazione per spiegare ai siciliani che non è vero che non c’è Covid, ma che, anzi, il Covid è in espansione esponenziale e che, quindi, bisogna tornare a rispettare rigorosamente le regole. L’immobilismo istituzionale della Regione sta aggravando la situazione di una Sicilia sempre più in affanno, le scelte lumaca stanno portando a gravissime conseguenze”.