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Coronavirus, Scuole, Cts, in Sicilia si va verso un rinvio

Coronavirus, Scuole, Cts, in Sicilia si va verso un rinvio

Coronavirus, Scuole, Cts, in Sicilia si va verso un rinvio

Il Comitato tecnico scientifico regionale è intenzionato a chiedere provvedimenti più restrittivi, alla luce della crescita esponenziale di contagi in Sicilia e ad attendere sulla riapertura di tutte le scuole, comprese quelle primarie e secondarie di primo grado. Questo l'orientamento emerso nel corso della riunione svoltasi ieri sera con gli assessori regionali all'Istruzione, Roberto Lagalla, e alla Salute, Ruggero Razza. Lagalla ha rappresentato l'esigenza di conoscere, sulla base dei dati tecnico-scientifici in possesso dello stesso Cts, i potenziali elementi di rischio sanitario connessi alla eventuale riapertura in presenza delle scuole superiori, a partire dal prossimo undici gennaio. Il Cts, anche alla luce dell'esigenza di armonizzare la specifica richiesta con le ulteriori proposte di mitigazione diffusiva del contagio, ha assicurato, nel continuare i lavori in sede tecnica, che entro oggi sarà fornito un formale parere. Il Comitato sarebbe intenzionato a chiedere restrizioni globali, a cominciare dalla scuola, dove è probabile un ritorno alla didattica a distanza. Orlando, pronto a chiudere le scuole a Palermo E pronto a chiudere di nuovo le scuole comunali si è detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dichiarando: "Siamo nuovamente nella situazione di qualche mese fa, quando sono stato costretto a sospendere un provvedimento già pronto ancorché di dubbia legittimità per le scuole di competenza comunale". "La scuola è importante, certamente - ha aggiunto - , ma non possiamo per questioni di principio provocare una strage". "Lo stesso vale - ha aggiunto Orlando - per le attività economiche per le quali torniamo a chiedere interventi adeguati. Non è inoltre accettabile continuare a bloccare la capacità dei Comuni di rendere servizi essenziali per vincoli e limiti di spesa che altri paesi europei hanno sospeso e che in Italia continuano a essere vigenti". "Non sono tollerabili - ha poi sottolineato il sindaco di Palermo - impuntature di burocrazie di Palazzo che sembrano vivere fuori dalla attuale realtà". "Se è emergenza - ha concluso - si adottino provvedimenti di emergenza che tutti gli altri paesi europei hanno già adottato. Non vi è più tempo da perdere".

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