Gli autotrasportatori sono pronti a bloccare l'Italia. E' fallito il vertice tra i rappresentanti di categoria e il ministero delle Infrastrutture, dove era presente il viceministro Teresa Bellanova.
"Nella riunione di oggi non è stata compresa quella che è la gravità della situazione - spiega ai microfoni di QdS.it Maria Giovanna Termini, presidente di FAI Sicilia, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani-. Per la giornata di lunedì è stata convocata una riunione tra tutte le associazioni per decidere sul da farsi. Questa quadro è stato preso sotto gamba".
C'è uno stato di agitazione e c'è già chi potrebbe decidere di stoppare i trasporti. "Gli animi non si sono placati, spiega Termini - non escludiamo che gruppi di autotrasportatori possano autonomamente fermarsi. Il sentore è questo. Noi aderenti alle sigle nazionali, se vogliamo attuare un fermo, abbiamo delle regole da seguire e dunque comunicarlo alle autorità competenti. Non possiamo interrompere dall'oggi al domani, ma garantire i servizi essenziali. Servono almeno 15 giorni di preavviso".
Le conseguenze più gravi
Nell'eventualità di un fermo dei trasporti, potrebbero verificarsi gravi disagi secondo Giovanna Termini. "Purtroppo se dovesse iniziare, - conclude - diventerà una situazione incontrollabile. C'è un malcontento sociale incredibile, con le famiglie che hanno a che fare con gli aumenti delle bollette e non solo. Lasciare che le cose prendano il loro corso è molto rischioso. Ripeto, dal governo non hanno capito la gravità della situazione".
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