Etna, il riposo dopo una serata davvero spettacolare
Dopo aver dato spettacolo fino a ieri a tarda sera, l'Etna si riposa.
Nel comunicato emesso stamattina alle 6.46, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha reso noto che l’analisi delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza (l'immagine che vi mostriamo sopra è quella delle 7.27) evidenziano come "la nube vulcanica, descritta nel comunicato precedente, non è più presente in atmosfera".
Inoltre, dal Cratere di Sud est "permangono sporadiche emissioni di cenere che sono disperse rapidamente dai venti in quota".
"Dall'analisi delle immagini - prosegue la nota - si osserva inoltre che i flussi lavici, confinati in area sommitale, sono in raffreddamento".
Nel precedente comunicato, delle 22.45 di ieri, l'Ingv, aveva sottolineato come l'intensa attività stromboliana prodotta dal Cratere di Sud est si fosse repentinamente evoluta in una debole fontana di lava che aveva "generato una nube vulcanica che si è dispersa verso Est-Sud-Est ed ha formato un deposito di cenere vulcanica sui fianchi orientali del vulcano".
Vi riproponiamo, al proposito, la splendida foto scattata da Laura Giordano, che l’ha gentilmente concessa al Qds.it -, che hanno catalizzato l’attenzione di tantissime persone nell’area del vulcano.
Da segnalare poi che, ieri sera, durante l'attività esplosiva, è stata segnalata una ricaduta di cenere vulcanica sul centro abitato di Fleri.
L'attività esplosiva è poi parecchio diminuita, mentre la lava ha continuano ad alimentare due trabocchi lavici diretti rispettivamente verso Est, all'interno della Valle del Bove, e verso Nord.
Per quanto riguarda la situazione di stamattina, "da un punto di vista del tremore vulcanico, rispetto al comunicato precedente, non si notano variazioni rilevanti: l'ampiezza del tremore risulta su livelli medi, l'attività infrasonica è discreta, caratterizzata da transienti di piccola ampiezza".
I dati delle reti di deformazione, poi, "non mostrano variazioni significative, a meno della stazione di Cratere del Piano che in concomitanza con l’episodio di fontana di lava ha registrato una variazione di circa 1 microradiante su ambedue le componenti del sensore clinometrico".
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