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Favara, molotov e scritte intimidatorie contro il Comune, paura della Sindaco

Favara, molotov e scritte intimidatorie contro il Comune, paura della Sindaco

Favara, molotov e scritte intimidatorie contro il Comune, paura della Sindaco

"Voglio i soldi". Questa la scritta comparsa sul portone dell'ufficio Tributi del Municipio di Favara, nell'Agrigentino. La sindaco del paese, Anna Alba del M5s, s'è recata, ieri mattina, alla tenenza dei militari dell'Arma per formalizzare una nuova denuncia a carico di ignoti anche per il piccolo incendio appiccato sullo scalino di ingresso, dove sono stati trovati residui di carta e plastica e nell'aria persisteva l'odore di liquido infiammabile. La sera di sabato, invece, una mini-molotov era stata incendiata davanti al portone d'ingresso del Comune. Nonostante non ci siano certezze investigative, sembra essere scontato che i due episodi abbiano un diretto collegamento. Danni gravi evitati dalla pioggia Per quanto riguarda l'incendio appiccato sabato alla bottiglia incendiaria, la pioggia battente ha, per fortuna, evitato grossi danni, ma il portone del Municipio s'è annerito, così come anche il marciapiede. Sull'area non risultano esserci telecamere di video sorveglianza pubbliche. I Carabinieri avevano subito sentito la Sindaco che ha riferito di non aver mai ricevuto minacce, né intimidazioni. "Sono molto dispiaciuta - aveva poi dichiarato Anna Alba - perché hanno colpito casa mia, e c'è tanta amarezza. E' il primo atto intimidatorio che arriva a fine mandato. Sono amareggiata e tanto preoccupata". Netturbini esasperati perché non pagati La scritta lascia pensare a quanto era accaduto nei giorni scorsi a Favara dove gli operatori ecologici si erano astenuti arbitrariamente - e per due settimane - dal servizio di raccolta dei rifiuti poiché non pagati, da mesi, dalle imprese che avevano in appalto il servizio. La solidarietà del gruppo M5s all'Ars Intanto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all'Ars ha espresso solidarietà alla cittadinanza di Favara. "Che si tratti di un atto intimidatorio oppure dell'opera di un balordo, si tratta di un fatto che merita massima attenzione. Il Comune è la casa dei cittadini. E' pertanto un simbolo oltre che un luogo di democrazia. All'amministrazione, al consiglio oltre che a tutti i dipendenti, giunga la nostra solidarietà" - hanno dichiarato i deputati M5S all'Ars.

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