Si apre il dibattito in seguito alle parole del responsabile del covid hospital di Partinico Enzo Provenzano che, in un’intervista rilasciata al Qds nei giorni scorsi [1], aveva parlato di un contagio al coronavirus che trovava terreno fertile nei supermercati della zona del partinicese.
Tra assembramenti e atteggiamenti tutt’altro che corretti sul piano delle misure igieniche da adottare da parte dei clienti, tra carrelli e prodotti negli scaffali si annida un potenziale grande veicolo del contagio. Da qui si spiegherebbe anche in parte il dilagare degli infetti tra Partinico e Borgetto, che ha superato quota 400 complessivamente. Un numero che sembra essere destinato ancora a salire.
Tra i titolari dei supermercati più affollati arriva la conferma di questa “indisciplina”: “Abbiamo notato che in tanti da quando è stata istituita la zona rossa prendono come scusa per uscire da casa di fare la spesa – dice Charles Maenza, titolare del centro commerciale ‘La Fontana’ che si trova all’esatto confine tra Partinico e Borgetto -. Così non va bene, non bastano le misure igienizzanti intraprese dalla nostra attività, serve anche la collaborazione della clientela”. “Rispettiamo rigorosamente tutti i protocolli – aggiunge il titolare dell’Md discount di Partinico, Antonio Reale – e quando notiamo degli assembramenti blocchiamo i clienti all’entrata. Sanifichiamo tutti i locali, compresi i carrelli”.
[1] https://qds.it/covid-partinico-focolai-supermercati/