Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Nello Musumeci. "Che Agrigento sia stata la culla del malaffare sul fronte delle acque in Sicilia tutti lo sapevano da decenni in Sicilia, però credo siano mancati interventi energici. Speriamo che da questo momento, grazie all'impegno della magistratura, si possa fare luce". "Nel frattempo il nostro dipartimento - ha aggiunto Musumeci - è impegnato a capire perché in provincia di Enna l'acqua abbia tariffe tra le più altre d'Italia e anche in alcune parti della provincia di Caltanissetta".
"Quello dell'idrico è un fronte sul quale vanno accesi tutti i riflettori senza guardare in faccia nessuno ed è quello che, per quanto di sua competenza, farà la Regione Siciliana", ha concluso Musumeci.
Sul coinvolgimento di Micciché Musumeci ha aggiunto: "Non innamoriamoci degli avvisi di garanzia perché mi sembra un giustizialismo al quale io non intendo appartenere. Sapete come la penso, per me, sino a quando non si conclude il processo di ogni persona interessata a qualunque tipo di vicenda, rimango soltanto rispettoso delle scelte della magistratura. Sono convinto che il presidente Miccichè saprà far valere le proprie ragioni e quindi la sua assoluta estraneità ai fatti".
Lascia una risposta