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Infrastrutture, il Pnrr non basterà per colmare il gap col resto d’Italia

Infrastrutture, il Pnrr non basterà per colmare il gap col resto d’Italia

Infrastrutture, il Pnrr non basterà per colmare il gap col resto d’Italia

PALERMO - I sindacati siciliani non intendono mollare la presa sui fondi che possono arrivare dall’Unione europea per realizzare infrastrutture in Sicilia, settore fra i più penalizzati per carenza di autostrade, linee ferroviarie al passo con i tempi e soprattutto per la mancanza del Ponte sullo Stretto.

Proprio ieri si è tenuto un incontro tra il gruppo dirigente della Cgil Sicilia e il sottosegretario al ramo Giancarlo Cancelleri (M5s) presso la sede regionale del sindacato. Obiettivo, fare il punto sulle opere pubbliche in Sicilia e sulle prospettive di rilancio dell’economia isolana.

Il segretario regionale Alfio Mannino ha affermato di ritenere strategico un tavolo di lavoro che coinvolga i sindacati: “Da parte nostra – ha detto - è venuta la richiesta di rendere costante l’interlocuzione con le strutture territoriali della Cgil, per dare loro l’opportunità di contribuire a un piano di lavoro che dia risultati concreti”.

In una nota la Cgil ha spiegato il ruolo fondamentale che hanno le infrastrutture: “Da qui passa ogni politica di sviluppo e la possibilità di creare nuova occupazione. Il superamento del gap con il resto del Paese diventa quindi elemento fondamentale e fondamentale è cogliere tutte le opportunità di finanziamento, a cominciare dal Pnrr, per portare avanti velocemente e concludere progetti per consentire il superamento dell’isolamento geografico per persone e merci e l’interconnessione efficiente con i mercati nazionali e internazionali”.

Il sindacato ha chiesto un punto di chiarezza sulla ridislocazione delle risorse (che dovrebbero essere reinvestite in Sicilia) nei casi di sovrapposizione del Pnrr con altri interventi. Alcune opere sono peraltro già cominciate e il sottosegretario, nel corso dell’incontro, ha illustrato nel dettaglio alcuni degli interventi e degli investimenti che si stanno realizzando in Sicilia sulla rete ferroviaria e sulla viabilità. Entro il 2026 dovrebbero essere completati i lavori sulla linea ferroviaria Palermo-Catania ed entro il 2030 quelli della Messina-Catania.

“In questi due anni al Ministero – ha commentato Cancelleri a margine dell’incontro - la mia battaglia principale è stata accendere i riflettori sulla nostra terra, rispolverare progetti dimenticati nei cassetti e pretendere attenzione e impegno per la Sicilia. Sono evidenti a tutti i risultati di anni di immobilismo da parte della politica siciliana in merito alle infrastrutture e non solo. Ora non possiamo recuperare trent’anni di inerzia in soli due anni. Bisogna essere intellettualmente onesti per riconoscere che questa è pura utopia”.

“Abbiamo corso contro il tempo – ha aggiunto - per portare risultati importanti per i nostri territori e finalmente in giro per la Sicilia sono partiti e ripresi decine e decine di cantieri. Adesso è fondamentale programmare l’immediato futuro e avremo a breve, grazie al Pnrr, ingenti risorse destinate alla Sicilia. Non basteranno per ridurre il gap che abbiamo nei confronti del resto d’Italia, ma abbiamo l’opportunità di fare grandi passi avanti e finalmente ‘viaggiare’ a ritmi sostenuti verso il rilancio della nostra terra”.

Raffaella Pessina

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