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L’Olio Dop Monti Iblei amplia l’area di pertinenza

L’Olio Dop Monti Iblei  amplia l’area di pertinenza

L’Olio Dop Monti Iblei amplia l’area di pertinenza

RAGUSA – È stata accolta la modifica al disciplinare dell’Olio Dop Monti Iblei.

L’area di pertinenza diventa così più vasta, fino al mare: alcuni territori del ragusano, ricadenti nella fascia costiera, parzialmente delimitati, adesso potranno rientrarci a pieno titolo con i confini amministrativi.

Anche i comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia, nel catanese, Carlentini e Avola, in provincia di Siracusa, sono stati inseriti nelle aree di produzione.

Toccherà adesso al Consorzio di tutela coordinare le audizioni pubbliche per comunicare ai produttori i risultati ottenuti con la modifica al disciplinare.

“Un lavoro incessante - ha sottolineato il presidente del consorzio di tutela dell’olio Dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo - anche attraverso una proficua interlocuzione con i funzionari e i dirigenti dell’assessorato e del ministero, in particolare Luigi Polizzi”.

“La modifica al disciplinare di produzione - ha aggiunto - è frutto di un lavoro di squadra di tutto il consiglio di amministrazione del consorzio di tutela dell’olio Dop. Il consorzio ha dimostrato la propria dinamicità presentando una modifica al disciplinare al passo con i tempi introducendo, di fatto, le innovate tecnologie nei moderni impianti”.

Le sostanziali novità, di cui abbiamo già parlato, riguardano quindi la vastità dell’area. Si fa riferimento, infatti, anche all’altitudine, con attinenza all’ubicazione delle piante o dei terreni olivetati che non avrà più alcun limite.

Si è ritenuto di eliminare la delimitazione altimetrica (80-700 metri sul livello del mare). Infatti, anche a quote basse, sotto gli 80 metri sul livello del mare, se le olive delle diverse varietà sono raccolte nel periodo indicato e con i criteri delle moderne tecniche di estrazione, così come prescritto nel disciplinare di produzione, non ci saranno differenze nel prodotto finale.

Altra novità riguarderà l’inserimento di due varietà autoctone Biancolilla e Zaituna e la possibilità, per i produttori, di realizzare oli monocultivar o, in alternativa, con uno, due, tre e al massimo cinque cultivar diverse.

Si tratta sostanzialmente di tutte le novità già discusse dal consiglio di amministrazione, concertate poi alla presenza dei rappresentanti del ministero, dell’assessorato regionale all’agricoltura, dei consorzi di tutela della Dop in Sicilia, e dei funzionari dell’Irvo, ossia dell’istituto regionale della vite, del vino, dell’olio.

“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato - ha concluso il presidente del consorzio di tutela dell’olio Dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo - per il raggiungimento di un risultato di per sé straordinario, in virtù dell’azione incessante portata avanti dal consorzio e dal consiglio di amministrazione”.

Stefania Zaccaria

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