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L’Università di Palermo prima tra quelle del Sud

L’Università di Palermo prima tra quelle del Sud

L’Università di Palermo prima tra quelle del Sud

PALERMO - L’Ateneo di Palermo non arretra e s’ingrandisce. Nonostante la pandemia, sono stati aggiunti, infatti, 15 corsi nuovi di laurea ai 145 presenti, che confermano i passi avanti fatti dall’Ateneo rispetto al 2015, quando i corsi arrivavano a 130.

A testimoniarlo sono le recentissime valutazioni del Censis, che mettono Unipa al settimo posto tra i mega Atenei italiani, prima tra le Università del Sud, sopra l’Università di Milano e ad un decimo di punto dall’Università di Torino. Ciò non sorprende se si tiene conto che, oggi, UniPa offre la più ampia no tax area tra le Università italiane con una soglia di reddito Isee di 25mila euro. Si conferma che l’Università di Palermo ha mantenuto il tradizionale numero di studenti, superiore a 40 mila, nonostante la crisi del 2008 che ha diminuito le immatricolazioni fino al 2015.

La loro crescita degli ultimi sei anni, particolarmente travolgente negli ultimi due-tre, porta oggi ad un numero di iscritti intorno alle 43.500 unità. Questi risultati sono stati ottenuti dalla sistemazione dell’amministrazione dell’Università, diventata molto solida nel corso degli ultimi sei anni e che ha permesso di incrementare la qualità dell’offerta formativa di pari passo all’aumento dei corsi di studio ad accesso libero.

A questi, inoltre, vanno aggiunte le efficaci politiche, mirate all’affermazione del diritto allo studio. La solidità amministrativa ha consentito di elaborare strategie di sviluppo, realizzare progetti, intercettare fondi e partecipare a programmi europei, in cui l’Ateneo partecipa a pieno titolo come dimostrano i 40 progetti realizzati nel programma europeo “Horizon 2020”.

Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari ha dichiarato: “Per l’Anno Accademico 2021/2022 il nostro Ateneo presenta un’offerta formativa sempre più ampia, aggiornata e competitiva. Abbiamo deciso di puntare molto sulle sedi di Agrigento, Caltanissetta e Trapani con in totale 16 corsi di laurea, di cui quattro novità, di grande attrattività e particolare attenzione agli sbocchi professionali dei territori di riferimento”.

Altra novità di grande importanza è rappresentata dai tre nuovi corsi in “International Relations, Politics & Trade”, “Management Engineering” e “Electronics and Telecommunications Engineering”, interamente in lingua inglese e fruibili a distanza, per favorire la frequenza degli studenti stranieri, e dal nuovo corso "Interateneo", con la Pontificia Facoltà Teologica.

L’offerta formativa per il prossimo anno accademico si completa con il nuovo corso in Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico, un corso di laurea triennale in Studi Globali e altri quattro nuovi corsi di laurea magistrali”.

A proposito dei servizi offerti, il rettore ha aggiunto: “Andando nel dettaglio delle valutazioni, non possiamo che registrare con grande soddisfazione il primo posto su ‘Comunicazione e Servizi digitali’, dimostrazione di efficienza e di funzionalità del portale web, dei profili social ufficiali e dell’efficienza di risposta restituita da questi canali. Strutture, però, significa posti aula, posti nelle biblioteche e nei laboratori, ma anche giudizio positivo attribuito dai laureati su questi servizi”.

“Restano naturalmente - conclude il rettore Micari - margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda le voci ‘servizi’ e ‘borse’, legati alla disponibilità di alloggi, ai pasti erogati ed alle borse di studio per interventi a favore degli studenti”. A fine incontro, il rettore ha mostrato il recupero del giardino trecentesco dei Chiaromonte, denominato ‘Viridarium’, ma ancora soffocato dai magazzini della Dogana nel 1800.

Francesco Sanfilippo

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