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Migranti, task force interministeriale per gli hotspot in Sicilia

Migranti, task force interministeriale per gli hotspot in Sicilia

Migranti, task force interministeriale per gli hotspot in Sicilia

ROMA - La ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno istituito una task force interministeriale composta dal personale sanitario della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco e dell’Usmaf (Ufficio sanità marittima, aerea e di frontiera)-Sasn Sicilia, per assicurare il supporto ai prefetti delle province della Regione siciliana interessati dall’attuazione dei necessari interventi di adeguamento delle strutture di accoglienza per migranti.

La realizzazione di tali interventi è legata alla situazione di emergenza sanitaria Covid-19, che impone l’adozione di rigorose misure di prevenzione volte a contenere il rischio contagio, secondo le indicazioni contenute nelle Linee guida nazionali per i profili igienico-sanitari.

In tale contesto, la task force opererà secondo un cronoprogramma degli interventi, che comunque assicurerà priorità all’hotspot di Lampedusa, dove sono in corso di ultimazione le operazioni di svuotamento.

Proprio a Lampedusa, lo scorso lunedì, nella locale sede dell’Aeronautica militare, si è svolta una riunione, presieduta dal capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero Michele di Bari, finalizzata a trovare soluzioni per la situazione dell’isola anche alla luce del fatto che attualmente la presenza di migranti nel centro è quasi azzerata grazie all’utilizzo delle navi.

Al termine dell’incontro - al quale erano presenti il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello, il coordinatore della task force regionale Cristoforo Pomara e il direttore della Protezione civile regionale Salvatore Cocina - si è deciso di accelerare con i lavori presso l’hotspot dell’isola, già appaltati, con l’indicazione a Invitalia a porre in essere il massimo sforzo a questo scopo, dando priorità alla recinzione del centro come richiesto dal sindaco Martello. L’ente a questo proposito ha illustrato le attività in corso per il completamento del II° lotto, e confermato l’avvio entro settembre dei lavori del III° lotto.

I presenti hanno anche stabilito lo stazionamento di una nave in rada a Lampedusa per poter accogliere i migranti che possono giungere autonomamente, allo scopo di evitare che il centro si riempia di nuovo. Una soluzione, questa, che consente inoltre di configurare l’hotspot come centro di transito per i migranti, rispettando così le esigenze sanitarie di prevenzione. In questo quadro, precisa il dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, le autorità sanitarie sia locali che nazionali devono fornire indicazioni per adeguare il centro alle misure di sorveglianza sanitaria, nel rispetto delle quali dovranno essere effettuati i lavori nell’hotspot.

All’incontro hanno partecipato anche il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, operatori del locale ufficio Sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf), i vertici territoriali delle Forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e della capitaneria di porto. Presenti anche rappresentanti dell’Agenzia delle Dogane, di Invitalia, dell’azienda sanitaria provinciale e della Croce rossa italiana.

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